Tutti i suoi avi da sette generazioni a questa parte sono stati suonatori di rudra veena e lui non è stato da meno, divenendo, a detta dell'Hindu, il miglior rudra veenista vivente (sentite che tocco); credeva che lo strumento fosse stato creato da Shiva in "persona", suonava lo stesso secondo uno degli stili più antichi noto come kharbandi, da ragazzo ne ha studiato le tecniche la bellezza di 14 ore al giorno per 15 anni e per fortuna ha ben pensato di tramandarle ai posteri.
A nulla, però, sono serviti i suoi sforzi: oggi infatti raggiunge i suoi padri diventando un nuovo acquisto nella schiera dei migliori rudra veenisti morti. Che la pace sia con lui.
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