ASG 2012: titoli a NY, Parker, Love ed Evans

Creato il 26 febbraio 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Protagonisti attesi e meno attesi brillano nel sabato dell’All Star Weekend. Partendo dalla fine, Jeremy Evans, semi sconosciuto giocatore degli Utah Jazz, ha vinto lo Slam Dunk Contest 2012 con il 29% delle preferenze di oltre tre milioni di votanti sul web, tra nba.com e Twitter. A bocca asciutta Paul George, Chase “White Man Can’t Jump” Budinger e un troppo emozionato Derrick Williams.
Decisiva la seconda schiacciata, con due palloni infilati nel cesto alzati dall’assistente Gordon Hayward. Paul George ha provato con i catarinfrangenti e le luci spente, Budinger con l’aiuto di Puff Daddy e ripropronendo la Ceballos bendato mentre a D-Will è andato tutto storto.

La gara di maggior livello è stato certamente il Three Point Shootout. Nel primo turno il campione uscente James Jones e Kevin Durant hanno dominato mentre Kevin Love è passato alla finale solo dopo lo spareggio con Mario Chalmers. Nel secondo turno, pari per Love e KD mentre Jones ha abdicato, nonostante il tifo di LeBron James e Dwyane Wade. Nel nuovo spareggio, Love ha avuto la meglio su Durant, in un confronto comunque eccitante. Momento emozionante durante la prova di Anthony Morrow dei Nets, che ha gareggiato con la maglia #3 di Drazen Petrovic.

Livello non certo inferiore per lo Skills Challenge, vinto da Tony Parker, che si è impegnato per non vincere. Annoiato il franco-belga degli Spurs ma alla fine gli avversari si sono autoeliminati, ultimi Deron Williams e Rajon Rondo, quest’ultimo in finale dopo lo spareggio con John Wall, quello probabilmente più dentro la contesa. Proorio D-Will sembrava il favorito ad un certo punto ma gli errori al tiro dalla lunetta lo hanno condannato.

Riavvolgendo il nastro, il sabato alla Amway Arena è stato aperto dallo Shooting Stars. Battuti i campioni in carica di Team Atlanta, con Jerry Stackhouse rispolverato a sorpresa a causa dell’infortunio a Joe Johnson, ha vinto Team New York, grazie alle prove balistiche di Allan Houston, che si è confermato, ce ne fosse bisogno, uno dei tiratori migliori di sempre per efficacia e pulizia tecnica. Con lui Landry Fields e Cappie Pondexter, lingua lunga se ce n’è una.


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