Asparagi
L’asparago è un ortaggio le cui origini risalgono addirittura all’epoca egizia. E’ la parte commestibile di una pianta erbacea perenne. La porzione edibile è piuttosto ridotta: la percentuale di scarto, in effetti è di circa il 45%. Ha una forma allungata ed è ricoperto da squame. Il periodo di raccolta ottimale è quello primaverile, da marzo a giugno, e, se non colto per tempo, risulta particolarmente duro e di difficile ingestione.
Di per sè l’asparago garantisce un ridotto apporto calorico, tuttavia questa caratteristica viene compromessa in presenza di condimenti eccessivamente grassi (si pensi al burro fuso ad esempio). E’ da segnalare, inoltre, il buon contenuto in fibre, calcio, fosforo e ferro.
Dalle caratteristiche nutrizionali sopraelencate si comprenderà che l’asparago contribuisce al mantenimento di un’efficace funzionalità intestinale, grazie alla presenza della fibra. Tuttavia affinchè ciò avvenga nel modo ottimale è necessaria anche l’ingestione di una sufficiente quantità di acqua (la fibra, infatti, svolge le sue funzioni a livello intestinale in presenza di un’adeguato apporto idrico). All’asparago, inoltre, sono attribuite funzioni diuretiche e depurative, nonchè, grazie alla presenza di rutina, il mantenimento di una buona consistenza dei capillari sanguigni.
Una particolare sostanza presente nell’asparago, l’asparagina, conferisce alle urine un caratteristico odore pungente. Inoltre l’elevato contenuto in ossalati e purine rende l’asparago controindicato nei casi di calcolosi ossalica e eccesso di acidi urici.
Come sempre si consiglia di variare il più possibile l’alimentazione, al fine di sfruttare al meglio le proprietà nutrizionali di tutti gli alimenti e preservarci dagli effetti negativi che sussisterebbero nel caso di un consumo eccessivo. Si consiglia, comunque, di preferire sempre frutta e verdura di stagione.
Fonte: http://www.alimentazione-salute.it
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