…aspettando i mostri sto fermo – Episodio 11

Creato il 23 maggio 2013 da Chiazzetta @chiazzetta

Si udì un colpo molto forte come un esplosione e poi tre colpi di mitra.
Mi Aprii!!!!!

Nc si risvegliò oltre la barriera del regno del giudizio. Non ricordava precisamente quando fosse uscito dal corpo del giovane, ne quello che il giovane aveva fatto dopo esser scappato dal tribunale.
Ricordava le strade, gli scontri, i fumogeni e un’immensa voglia di fuggire da una guerra.

Si trovava nel mondo accanto: il regno dell’attrazione. Qui gli attratti, come si chiamavano tra di loro, credevano ciecamente nella forza interiore e nella capacità di ogni essere umano “di agire come un magnete in grado di attirare a sé tutte le situazioni e le cose materiali che pensa con sufficiente intensità secondo il principio riassunto dal motto “chiedi-credi-ricevi.”
Questa legge dell’attrazione partiva da alcune teorie della fisica quantistica, in base alle quali la materia esiste solo in relazione ad un osservatore che catalizza le onde di energia in forme localizzate nello spazio. In pratica solo osservando un oggetto è possibile modificarlo a livello materiale.
Da qui si può arrivare a controllare la realtà, sempre rispettando il volere del cosmo.
Questo è uno dei siti degli attratti >>> http://www.leggedellattrazione.com/

Molti abitanti dell’universo sperduti, dopo la notizia dell’esistenza degli altri mondi si erano recati nel regno dell’attrazione, attratti dal bisogno di essere tranquillizzati a proposito del caos e desiderosi di riprendere il controllo su una realtà che non era più quella a cui erano abituati.
I migliori studiosi/sacerdoti attratti avevano elaborato un percorso spirituale volto a ridonare il controllo, l’autostima e l’ordine all’interno di ogni partecipante, per ricostruire Schemi mentali forti e resistenti ad ogni distorsine della realtà. Dopo questo percorso il discepolo rinato avrebbe potuto scegliere di proseguire e diventare un attratto. La maggior parte di loro si fermava al livello “Ricostruzione degli schemi mentali”. Tornavano a casa in grazia di Dio, convinti di riuscire a persuadere chiunque con i loro poteri, di essere diventati abili venditori e pensando che “nessuna crisi esiste davvero, siamo noi che ce l’abbiamo in testa”.

Nc, che aveva più volte visitato questo mondo, aveva trovato originale questa loro teoria ma allo stesso tempo estremamente semplice, quasi puerile e molto egocentrica.
Il nostro antieroe non poteva che pensarla diversamente dato che, a differenza degli attratti, lui veramente attraversava campi dimensionali da anni e sapeva che non funzionava proprio così…
Per quanto infatti una forza interiore di una persona possa essere tanto immensa da attirare le situazioni desiderate, si dovrà comunque scontrare con altre forze interiori di altre persone che fanno parte delle situazioni attirate e che hanno a loro volta altre forze interiori.
Quindi non è che se uno vuole una cosa allora ce l’ha… deve comunque fare a cazzotti, tanto vale lottare e basta invece di perdere tempo a chiedere a non ci sa chi o a spremersi il cervello per piegare gli altri al nostro volere quando magari anche gli altri hanno un loro volere.
Inoltre interpretare la fisica come se fosse un disegno di qualcun’altro gli ricordava altre forme di religione molto meno elaborate (come quelle monoteiste), che nell’ossessione di pensare che tutto accada per un motivo o in base al “volere” di qualcuno (che sia la natura, un dio o la fisica) non considerano mai l’elemento CASO che sempre più frequentemente giuda, senza alcuna logica, la realtà.

Tuttavia Nc sapeva che ogni percorso spirituale che si rispetti, se eseguito correttamente, ha comunque un certo effetto sul cervello, che si rilassa, adeguandosi al ritmo e alla cadenza del rituale, smettendo di sovraccaricarsi. Nc sapeva che un rituale era un po’ come riavviare un computer, far prendere aria a una maglietta sudata… Era una sorta di Elettroshock senza il dolore.
Quello che era successo nel regno del giudizio era gravissimo; Nc rischiava di perdere il controllo davvero, mica per finta, sul proprio corpo e la propria mente… E il guaio è che un avvenimento del genere sarebbe potuto riaccadere da un momento all’altro.
Era per lui necessario sgombrare la mente e rimontare le sinapsi in maniera più adeguata.
E un rituale, anche se basato su principi ridicoli, era esattamente quello che gli serviva.
Nc provò prima a chiamare Mallus, che non rispondeva da un paio di giorni
e poi decise di seguire il programma “Ricostruzione schemi mentali”.

2013 – La Sfida 15


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