Verso sera, quando torno a casa, il cielo laggiù ad occidente è sempre più chiaro, il sole sembra indugiare ogni giorno di più sulla linea dell’orizzonte e, anche se le ombre che scendono veloci disperdono il tepore ella giornata, c’è in giro un’aria di primavera che mi mette di buon umore.
Ho fatto un po’ d’ordine tra i vasi del mio balcone, ho tolto delicatamente le foglie seccate dai freddi invernali, mentre la mia lucertola quasi domestica è tornata a osservarmi, incuriosita e un po’ guardinga, stando come sempre a debita distanza a crogiolarsi al sole.
La rosellina gialla che avevo potato senza pietà si è riempita i gemme che, ben presto, si sono aperte rivelando foglioline tenere, verdissime e delicate come se i raggi del sole le avessero riempite di energia.
Sono piccoli segnali del risveglio ella vita che mi fanno venir voglia di infilare le mie vecchissime scarpe da ginnastica e di camminare fuori dal paese tra i campi e gli alberi come se anche i miei piedi, le mie gambe, il mio corpo e la mia testa fossero impazienti di risvegliarsi.
Ho voglia di primavera.