Norvegia, Isole Lofoten
“Silenzi luminosi, che dicono più di quel che tacciono (...)Quell’improvviso armistizio dopo il frastuono della giornata, incontro aldilà di ogni contingenza, momento di silenzio raccolto: la nostra voce finalmente identica a se stessa. Si crede di tornare a casa, e invece si torna in se stessi.Mollati gli ormeggi, ci si lascia portare dal vento, e il vento è la nostra voce. Ora siamo qui: finalmente insieme, finalmente altrove”.
-Daniel Pennac, Come un Romanzo-
Nuvole intrappolate in crinali di montagne, casette colorate, maree, prati scuri. Notti polari e soli di mezzanotte, merluzzi, rosse chiese protestanti: isole silenziose, massicci solitari.Acqua fredda di corrente, conchiglie, sabbia bianchissima.Vichinghi, navi e potere, azzurro vento del Nord.Giallo di soffioni: aspettare l’estate, mentre il sole tramonta, lento.Strade di montagna che portano al mare, osservando il tramonto, colorando isole. Risvegli sonnacchiosi tra una montagna e un lago, sogni a metà dal finestrino di un bus: viaggio a pelo d’acqua tra tunnel sottomarini e strade che costeggiano cascate.La luce dura alle Lofoten, isole senza notte.