Questo libro, non è una semplice operazione editoriale fine a se stessa o meglio creata “in vitro” per creare puro intrattenimento culturale o peggio ancora “sensazionalismo”. La casa editrice Piemme ha davvero superato se stessa pubblicando il lavoro di Carsten Görig e Kathrin Nord, i quali hanno fatto luce su un personaggio che definire obliquo o controverso sarebbe poco, riduttivo, forse infamante. Già perché Julian Assange, è il guru delle selve oscure di file criptati e segreti inconfessabili dei potenti e dei super/potenti. In tutto il mondo c’è qualcuno a cui non basta il fatto che sia stato arrestato, in tanti vorrebbero vederlo morto. Le più grosse compagnie di service on line, gli negano l’accesso, i suoi conti bancari vengono bloccati a ritmo impressionante, molti servizi di intelligence (dalla C.I.A. all’F.B.I al forse “defunto” Kgb) gli fanno guerra come le sentinelle di Matrix. Ma Julian Assange, non può aver scatenato l’inferno in terra ed essere uscito dal nulla. Qualcuno l’avrà messo a conoscenza di segreti “straordinari”, qualcuno l’ha trasformato in un’arma letale che nessuno poi è riuscito a controllare. Già perché Julian Assange, è a conoscenza degliu esperimenti che si fanno in New Mexico nell’Area 51, degli esperimenti nucleari che hanno creato lo tsunami in Indonesia e poi quello in Giappone, dello Stargate custodito in basi Usaf, e molto altro, forse materiale così incredibile da sconvolgere la nostra concezione della vita … Già … perché Julian Assange sa … forse … Questo è un libro che è moralmente necessario leggere, perché rappresenta un’esclusiva, illuminante, documentata, biografia di un uomo che sta per cambiando il mondo.
“A una prima occhiata la foto sembra ritrarre l’interno di una camera oscura: nient’altro che ombre rossastre. Poi i contorni si delineano, rivelando uno sguardo tra l’inespressivo e il canzonatorio, seminascosto da una massa di capelli bianchi. Così appare Julian Assange, fotografato il 14 dicembre 2010 dietro i vetri oscurati di un’auto della polizia penitenziaria. Sono molti gli scatti che lo colgono in quel momento, e forse sono tra i migliori che abbiamo di lui. Mostrano un uomo avvolto dall’ombra, un individuo misterioso ed enigmatico che ha sfidato i potenti della Terra ed è riuscito a cambiare il mondo, che ha avviato un dibattito su ciò che deve essere reso pubblico e su quello che invece deve rimanere segreto, su ciò che i governi possono fare e su quello che è necessario che facciano. Un uomo che rischia di distruggere quanto ha finora costruito a causa del suo ego smisurato. In poco tempo, da icona degli attivisti informatici, Julian Assange è diventato una delle persone più famose del mondo. Quando sono state scattate quelle fotografie aveva trentanove anni. Assange è il fondatore e principale portavoce di WikiLeaks, un sito internet nato per promuovere la trasparenza. Il suo team si propone di smascherare il malcostume, di divulgare documenti che dovrebbero rimanere segreti, di svelare la corruzione e gli inganni, di tenere d’occhio i potenti in modo che imparino a temere l’opinione pubblica. WikiLeaks ha reso possibile tutto questo. E ha suscitato più clamore di quanto probabilmente si aspettasse lo stesso Assange.”
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