La serie di Assassin's Creed torna sui dispositivi mobile per raccontarci la storia del pirata Alonzo Batilla
Considerando il fatto che giochi come The Amazing Spider-Man e Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno hanno dimostrato che è possibile realizzare degli action game a base sandbox di un certo livello anche su iOS e Android, è chiaro che moltissimi fan della serie Assassin's Creed si sono chiesti come mai Ubisoft non abbia ancora fatto un tentativo in tal senso.
Assassin's Creed Pirates, infatti, non ha nulla a che vedere con le meccaniche di gioco che di recente ci hanno visto controllare il pirata Edward Kenway, o quantomeno le somiglianze fra i due prodotti si limitano alle fasi marittime, quando cioè si esplora l'oceano alla ricerca di navi da depredare. È comprensibile che la casa francese abbia voluto spingere ulteriormente su tale fronte, del resto metà della campagna di Black Flag si svolge appunto sull'acqua e tale tema non appare certamente inflazionato come altri aspetti dell'esperienza. Quello che però manca a questo spin-off mobile è una trama all'altezza del franchise, considerando che il protagonista, Alonzo Batilla, si ritrova a passare da schiavo a capitano dei pirati nel giro di cinque minuti, in modo molto semplicistico, e la sua figura appare dunque priva della necessaria costruzione perché ci si possa immedesimare. Anzi, le sue sparate in determinati frangenti stanno anche un po' sulle scatole. Alonzo viene liberato dal celebre pirata La Buse (realmente esistito) e lo segue nelle sue missioni fino a guadagnare una certa indipendenza, nonché il suo rispetto. Come accennato in apertura, tutto però si svolge in mare, a bordo della nave che per prima riusciamo a conquistare e che potremo sostituire una volta racimolato sufficiente denaro. Cosa fare per guadagnarlo? Depredare chiunque capiti a tiro, portare a termine con successo delle gare di velocità e, in generale, esplorare a fondo ogni location alla ricerca di missioni da completare.
Chi trova una mappa trova un tesoro
Il controllo della nave in Assassin's Creed Pirates si basa chiaramente sulla medesima feature di Assassin's Creed IV: Black Flag, e funziona più o meno allo stesso modo: agendo sul timone (via touch oppure - meglio - abilitando il controllo via accelerometro) possiamo far cambiare direzione al mezzo, mentre premendo le icone poste nella parte destra dello schermo si può cambiare velocità e adeguarla alle condizioni e alla situazione specifica in cui ci troviamo.
È possibile in qualsiasi momento toccare lo schermo per muovere liberamente la visuale, anche se spesso la presenza dell'albero maestro e delle vele rende complicato capire dove si sta andando, specie se sono presenti degli ostacoli da evitare (ad esempio delle mine). Ad ogni modo, si naviga in modo piacevole e il contesto tecnico è assolutamente all'altezza della situazione, con alcuni panorami davvero molto belli che si contrappongono ad altri in cui la conta poligonale purtroppo ci ricorda che stiamo giocando su di uno smartphone o un tablet, per quanto potente. La resa delle onde è comunque davvero buona, c'è una convincente alternanza giorno / notte e manca giusto un po' di fisica a conferire peso alla nave e all'acqua, cosa invece ben implementata in Black Flag. Si può esplorare la mappa in questo modo, dirigendosi verso gli obiettivi che comunque vengono segnalati, oppure - e qui casca l'asino - utilizzare la visuale "tattica". In pratica si tocca la mappa e si è capaci di muovere la nave anche in tale frangente, ma in maniera molto più veloce e semplice, il che svilisce un bel po' l'esperienza, pur rendendola sistematicamente più rapida e sbrigativa. Un'esigenza in puro stile mobile, che però affossa quanto di buono fatto per rendere al meglio i controlli della nave e l'esplorazione "diretta".
Maracaibo
Sulla mappa sono presenti delle icone che rappresentano vari tipi di missione. Quelle di "assassinio" si svolgono in due fasi, con una sorta di minigame in cui dobbiamo evitare di essere visti dalle navi nemiche, usando la visuale "tattica", per approcciare quindi il bersaglio nella seconda fase e combattere.
Ci sono poi le gare di velocità basate sui checkpoint, le missioni in cui bisogna recuperare degli oggetti e riportarli a chi ci ha commissionato la spedizione, e infine lo sblocco delle "torri", che consiste in un semplice scontro in acqua per il controllo della zona e l'attivazione di un punto per i viaggi rapidi. Magari sarebbe stato bello in tale frangente un minigame in cui Alonzo si arrampica sul faro di turno, ma vabbè. Veniamo quindi al sistema di combattimento, anche questo basato sul gameplay di Assassin's Creed IV: Black Flag. Approcciata una nave nemica, è possibile colpirla con i cannoni standard, con una "mitragliatrice" e un cannoncino di precisione utile per far saltare i punti deboli del nemico. L'azione viene regolata da vari indicatori di "cool down" che determinano anche il contrattacco del nemico, e qui proprio non abbiamo apprezzato la soluzione messa in campo da Ubisoft, che vede la nostra nave "schivare" le cannonate in modo assolutamente ridicolo. Si poteva gestire la cosa in tanti modi diversi, ad esempio utilizzare gli stessi controlli e le stesse dinamiche ma facendo sì che fossero i pirati a scansarsi (come appunto accade in Black Flag). Per fortuna le criticità di cui abbiamo fatto menzione non appannano quanto di buono viene offerto da Assassin's Creed Pirates, ovvero una grande sostanza (senza in-app purchase!), un'ottima realizzazione tecnica (anche per quanto concerne il sonoro, con le canzoni dei pirati e le musiche della versione "maggiore") e un gameplay valido e divertente, anche se tendente a ripetersi.
Assassin's Creed Pirates - Gameplay trailer
Assassin's Creed Pirates si pone come un'evidente semplificazione delle fasi marine presenti in Black Flag, con alcune soluzioni decisamente poco convincenti che però si frappongono a elementi di indubbio valore, come l'ottima realizzazione tecnica, la resa della navigazione e la gran quantità di missioni, scenari e potenziamenti da sbloccare. Il fatto che l'esplorazione degli oceani sia piacevole stride con la possibilità di muoversi tramite la mappa tattica, pratica che "sintetizza" l'esperienza in modo estremo e per molti versi la svilisce. Allo stesso modo, la narrativa e lo stile di disegno dei personaggi durante i dialoghi proprio non ci sono piaciuti, il che è un peccato visto che si tratta di punti a cui Ubisoft generalmente tiene molto. In definitiva, un acquisto consigliato ai fan della serie e a chi vuole cimentarsi con una serie di divertenti battaglie navali.
Tommaso Pugliese
@TommasoPugliese
Pro
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Gran bella resa della navigazione
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Ottimo comparto tecnico
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Tante missioni e tante cose da sbloccare
Contro
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Discretamente ripetitivo
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Qualche soluzione discutibile
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La mappa "tattica" semplifica troppo le cose