Con quest'opera, Stone aggiunge alla lista il tema della realtà mediatica.Il fatto che appare lampante, prima di tutto, è la scelta della violenza come presupposto: a partire dai protagonisti, la spirale della violenza non lascia nessuno escluso, non risparmiando nemmeno forze dell'ordine e stampa. Mickey e Mallory sono assassini, o meglio lo sono diventati, proprio perché nati in un clima che non porta quasi mai troppo lontano dal loro modello di vita.In una delle scene più grottesche del film, viene raccontato il passato della coppia, con toni surreali, in un TV show intitolato “I love Mallory” con tanto di applausi finti di un pubblico fantasma.Dopo il colpo di fulmine, la coppia uccide il padre di Mallory, un pervertito che abusava della figlia, e da fuoco alla moglie di costui, per non essere mai intervenuta in difesa di Mallory. Durante le loro scorribande, diventano delle stars: i mass-media iniziano ad idolatrarli e vengono configurati come ribelli al sistema.L'unica nota che viene fatta sulla loro personalità, evitando l'attenzione morbosa ai particolari delle loro carneficine, è detta da uno psicologo: Mickey e Mallory conoscono la differenza tra bene e male, me non gliene importa nulla. Sembra quasi che i due si nutrano di violenza e non possano farne a meno, come per le droghe che continuano ad assumere. Nei sogni di Mickey sono presenti unicamente immagini uguali a quelle viste durante il corso del film, nelle surrealiste pareti TV di ogni edificio, cioè scene di caccia animalesca e morte.Quando l'uomo si sveglia, uccide persino un undiano che aveva dato loro riparo per la notte.Mickey e Mallory vengono catturati mentre cercano dell'antidoto per il morso di un serpente, simbolo della loro disfatta, preannunciata dall'indiano ucciso. Il detective, dalla moralità alquanto discutibile, Jack Scagnetti, non esita un secondo nel prendere la fidanzata del killer come ostaggio per catturare anche Mickey.Scagnetti diventa per l'opinione pubblica un eroe al pari dei due assassini, essendo poi abbastanza simili, ma servendo cause diverse. L'intento primario di Stone in questo film, cioè dare un quadro della responsabilità dei media, è forse più comprensibile dopo aver fatto conoscenza con Scagnetti e con il direttore del carcere Dwight McClusky(Tommy Lee Jones). Oltre ai due protagonisti anche queste due violente personalità sembrano uscite da un grottesco cartone animato, banalizzando così il loro pessimo operato per farli comparire in TV nel servizio dei mass-media incarnati, il cronista Wayne Gale. I due killer, una volta evasi con Gale come ostaggio, lo fanno fuori come “Frankenstein uccise il Dottor Frankenstein”, conclusione tanto attesa e sperata dai colleghi del giornalista, che hanno confezionato un modus operandi ai due assassini, al quale ormai obbediscono ciecamente.Banalmente, Stone è accusato di usare gli stessi mezzi dei media che critica; lui però non fa informazione, ma satira, cinema, spettacolo, in ogni caso finzione. Il vero sembra essere tutt'altro dalle immagini in movimento che appaiono sugli schermi. Quello dei media è uno sguardo che dovrebbe essere discusso come qualsiasi opinione, pur essendo così potente da far leva sulle più nere pulsioni dell'uomo, come la libido sanguinis.
A breve il free download del film