In una notte fredda e ventosa, un lunedì maledetto di gennaio, un giornalista senza nome porta a passeggio i suoi pensieri cupi per le strade di Copenaghen, quando un grido gli gela il sangue nelle vene. Accorre, ma troppo tardi: una donna è stata strangolata. Il commissario Ehlers si precipita, ma non si trovano indizi: la vittima è una ragazza come tante, senza storia e senza passato. Il giornalista dà una mano all’amico commissario nelle indagini, ma ogni pista sembra un vicolo cieco. Il lunedì successivo l’assassino colpisce ancora, e proprio sotto il loro naso. Non rimane che tentare di tendergli una trappola… Un racconto nerissimo e amaro ma pieno di humour e di umanità che riecheggia come un blues tra i cortili dei quartieri malfamati e le luci dei caffè del centro, tra squatter e piccoli trafficanti, prostitute, alcolizzati e poveri diavoli, in una vivace, disillusa e ironica presa diretta dalla realtà urbana.
“Assassinio di lunedì” del danese Dan Turèll, pubblicato da Iperborea nel 2010, è un godibilissimo giallo da leggere tutto d’un fiato, ideale per le lunghe giornate estive da trascorrere sotto l’ombrellone. In una Copenaghen stretta nella morsa del gelo invernale, carica di neve e micro-criminalità, un giornalista senza nome narra in prima persona le vicende che lo vedono, suo malgrado, protagonista. È un lunedì sera – “una sera maledetta, una di quelle in cui l’istinto ti dice che accadranno le cose più orribili e ingiuste” – e l’uomo passeggia distrattamente per la città, immerso in pensieri tutt’altro che allegri. A distrarlo dalla sua cupa malinconia ci pensano le urla strazianti di una donna, qualche isolato più in là: quando però accorre in suo soccorso è ormai troppo tardi, la donna è già morta strangolata. Stessa sorte toccherà i lunedì successivi ad altre due ragazze: tutte sulla trentina, giovani e bionde. Ma le analogie tra le vittime finiscono qua.Le tre donne non si conoscevano, conducevano vite molto diverse e, soprattutto, passate al setaccio le loro vite, si scopre che tutti i loro conoscenti avevano un alibi e nessuno un movente. È proprio questo a far impazzire di frustrazione il commissario Ehlers..." (continua a leggere la recensione su SoloLibri)
"La città è l’affascinante Copenaghen, patria di geniali scrittori, pensatori e filosofi del calibro di Hans Christian Andersen e Søren Kierkegaard, il giorno è un lunedì, il più controverso tra i giorni della settimana: quello in cui la gente perbene si rintana in casa, soprattutto se piove o nevica, cercando di riprendersi dal ritorno a lavoro dopo i bagordi del week-end, mentre un altro genere di umanità – quella equivoca e meschina, fatta di alcolizzati e piccoli trafficanti, squatter, prostitute e delinquenti da quattro soldi – padroneggia le strade della metropoli assonnata.L’anonimo giornalista protagonista di Assassinio di lunedì, romanzo giallo che porta l’autorevole firma del danese Dan Turèll, appartiene alla prima categoria, eppure anche lui è in giro quel fatidico lunedì d’inizio gennaio. È cupo e pensieroso, immerso in riflessioni che vengono bruscamente interrotte dalle urla strazianti di una donna. Quando finalmente riesce a raggiungerla, capisce che è troppo tardi: la donna è già morta, strangolata. L’evento non gli impedisce però di passeggiare per le strade dello stesso quartiere malfamato di Copenaghen anche i lunedì successivi, quando, sempre per puro caso, s’imbatte in altri due cadaveri..." (continua a leggere la recensione su La Bottega di Hamlin)