Morta l’anziana investita sulla Porrettana da una moto pirata – La Nazione – Montecatini. Io la conoscevo bene, la Carla Pierinelli. Maestra elementare in pensione, collega e amica storica di mia madre. Una delle mie "vice-zie", sempre prodiga di affetto e stima nei miei confronti in un modo quasi imbarazzante. Adesso la Carla "di Piazza" non c’è più. Qualcuno, a bordo di una moto potentissima, l’ha scaraventata in terra come un birillo del bowling. Ha fatto strike, lo stronzo. E poi non si è nemmeno fermato. E’ scappato, lasciandola sanguinante a terra. Assassino.
Nel 1994 morì nello stesso modo, buttata a terra da un motociclista, un’altra amica di mamma. Quella volta il responsabile fu individuato in poco tempo.
Non ci sono più lacrime da versare e nemmeno c’è la speranza che qualcuno paghi la propria colpa. Vincono oggi più che mai i furbi, quelli che se la cavano sempre. In un modo o nell’altro.
Il groppo in gola si fa insopportabile, come la vita che si è fatta insicura. In ogni attimo. Soprattutto per gli anziani. Se non ti mettono sotto mentre attraversi la strada, ti buttano in terra per strapparti una catenina da due lire, preziosa soltanto come ricordo di qualche lontano attimo di serenità. Perso per sempre.
E improvvisamente il tuo cuore viene dilaniato sul tavolo di un obitorio. Strappato a una quotidianità forse monotona. Che non ritrovi più quando è ormai troppo tardi.
Ciao Carla.