Per la presentazione delle offerte c’è tempo sino alle 12 dell’11 settembre. Il costo orario a base d’asta per i profili legati all’assistenza di base, all’attività educativa e a quelle di coordinamento, è legato ai valori fissati dalle più recenti tabelle ministeriali. «Ma ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto saranno prevalenti le valutazioni relative all’idoneità logistica e organizzativa dell’offerta rispetto alle esigenze richieste dal servizio, all’idoneità professionale degli addetti e al loro approccio metodologico – prosegue l’assessore – nonché alla pregressa specifica esperienza in tema di assistenza scolastica ai disabili, alla concreta previsione di progetti formativi o di qualificazione professionale del personale impiegato, all’ideazione di percorsi alternativi o complementari a quello scolastico, rivolte alla socializzazione, all’integrazione o all’impiego degli studenti interessati». Il servizio ha riguardato lo scorso anno scolastico all’incirca cento studenti per quanto riguarda l’assistenza durante l’attività didattica, mentre quelli interessati al servizio di trasporto sono stati più o meno sessanta.
Per perfezionare il servizio e renderlo sempre più rispondente alle esigenze riscontrate negli anni scorsi, «la Provincia, oltre a essersi dotata di un regolamento approvato dal consiglio provinciale, ha promosso la creazione di una più precisa e puntuale attività di coordinamento tra le diverse istituzioni coinvolte», dichiara il presidente della Provincia, Alessandra Giudici. «In questo modo puntiamo a favorire il pieno utilizzo degli strumenti che la normativa consente – aggiunge – al fine di rendere il servizio più efficiente ed efficace». A questo scopo la Provincia di Sassari ha stilato, d’intesa con l’Ufficio scolastico provinciale, una bozza di “Protocollo d’intesa tra la Provincia di Sassari, l’Ufficio scolastico provinciale, le istituzioni sanitarie e quelle scolastiche del secondo ciclo per la gestione integrata dei servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni disabili frequentanti gli istituti del secondo ciclo di istruzione scolastica”.
Attraverso il protocollo si vorrebbero fissare regole procedimentali condivise, legare l’erogazione dei servizi a una più compiuta istruttoria da parte delle istituzioni scolastiche, vincolando l’erogazione alla presupposta esistenza della certificazione da parte dell’Asl, definire una modulistica condivisa che accompagni tutto lo sviluppo del procedimento, dalla certificazione della disabilità all’erogazione dei servizi, garantire un ruolo di coordinamento, monitoraggio e garanzia in capo a un tavolo provinciale di coordinamento tra le parti firmatarie, responsabilizzare tutte le istituzioni coinvolte a una più precisa assunzione di responsabilità attraverso lo svolgimento di almeno una parte del percorso di assistenza.
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