Se c'è una cosa che ho fatto con mia figlia fino allo sfinimento, quella è la lettura dei libri. Leggere libri insieme è un'attività che mi piace fare, e di conseguenza piace anche a lei. Questo l'ho già detto innumerevoli volte, e non voglio ripetermi troppo. L'ho praticamente riempita di libretti, onde garantire una certa varietà e rinnovare l'interesse.
Ecco però che iniziano a mostrarsi alcuni imponedrabili effetti collaterali da questa sua mania, con cui ora mi tocca fare i conti. Giusto per mettere in guardia dai rischi a cui vi esponete riempiendo a vostro figlio/a la testa di libri, vi esemplificherò alcune situazioni.
Situazione: domenica mattina in lavanderia, approfittando del fugace sole perché il bucato si asciughi più rapidamente, troviamo una mamma con due bambini.
- Come ti chiama?
- Non lo so, chiedilo a lei: come ti chiami?
- Mimi.
- No, non tu:chiedile "Come ti chiami". Chiedilo alla bimba.
- 'ome ti chiami?
- Più forte: così non ti sente.
- Mi chiamo Ester.
(Ci soccorre lei che ha sentito tutto).
La pupa ci pensa un po', poi:
- Come la gallina Ette'? No' vvoli?
- Ehm... Già, proprio come lei...
- No' vvoli? No'ppoi vola'e?
- No, non volo io... Non sono una gallina!
Fa Ester giustamente risentita.
- No, certo, non può volare: è una bambina! (E rivolta alla bambina, per spiegare) No, sai, è un libro che ha lei a casa: c'è una gallina di nome Ester... (ma passiamo pure ad altro) e il tuo fratellino come si chiama?
(La pupa mi interrompe entusiasta e puntando con decisione il dito sul bel bimbo biondo e ricciolino)
- E' i' mmignolino! E' popio lui! Che bello che bello! I'mmignolino! Popio lui, che bello!
- Ehm... già...
(devo dire però che la somiglianza era innegabile)
***La pupa mangia grossi acini d'uva. Mi chiede:- Poi toglia'e quetti?- Sì, ora te li tolgo... Certo che te li posso "togliere" i semi dall'uva. Lo sai che questi sono i semi dell'uva?- Come Ci vole un to'e?- Sì, proprio come "Ci vuole un fiore": per fare un albero ci vuole il seme. Lo sai come si chiama la pianta dell'uva? Si chiama vite.- (Esultante) Come Tan Vite! Tan Vite! "I'bballo di Tan Vite no'mmi pa-ttaaa!
***Gioca col babbo (in maniera violenta, ovvio).- Hasuna non le insegnare a dare i morsi che poi con le maestre mica ci parli tu.- No'ssi picchia!- Brava Mimi, diglielo, che non si picchia. Chi te l'ha detto: la maestra?- Mi-mi-no-ssi-pi-cchia! Mi-mi-no-ssi-pi-cchia! (Saltella a ritmo, molla un pugno al padre, lui fa finta di incassare dolorosamente, e forse nemmeno tanto finta)- Mimi non si danno i pugni a babbo, povero babbo!- Dò u'ppugno! Dò u'pugno a babbo! (Ridendo.)... Come i maialini?- Maialini? Quali maialini che danno pugni?- Veloce come u'ppugno?- Ah! Ho capito! Certo, come i maialini! (Ma che memoria ha questa bambina?) "La salsiccia allora scatta/ e veloce come un pugno/ alla moglie esterrefatta or si appiccica sul grugno!" (Più lampante di così! Come avrò fatto a non pensarci prima? Dannate filastrocche di Richard Scarry!)
***- Mimi su'cca'et-to! Mimi su'cca''et-to! ...Come Pippo!- Ma Pippo chi, scusa? - Su'cca'etto come Pippo?- Ma chi sarebbe 'sto Pippo?- Pippo Pipi'ttello?- Ah, è vero! Brava Mimi: proprio come Pippo Pipistrello! Anche lui va sul carretto, vero? Ti sei ricordata! (Sì, lei certo che si ricorda, io invece, magari...)
***- Toh, guarda che nuvole nere, mi sa che comincia a piovere...- Come Giulio Coniglio?- Sì vabbé, a Mimi! E mo' basta però!