Le radio sarde non devono essere lasciate sole nel loro impegno quotidiano di informare i sardi e mantenere preziosi posti di lavoro. L'appello è stato lanciato dall' Assostampa sarda che critica duramente l'esiguità dei finanziamenti destinati dalla Regione Sarda alle tante emittenti radiofoniche sarde: 100mila euro contro uno stanziamento di quasi due milioni e mezzo per le tv isolane (finanziamenti ai quali saranno peraltro inspiegablmente ammesse anche le aziende che hanno licenziato dei dipendenti).
L'appello dell'Assostampa
I centomila euro stanziati recentemente dalla Regione alle emittenti radiofoniche dell'isola sono destinati alla realizzazione di notiziari e programmi che promuovano la cultura e la lingua sarda e dovranno servire alle radio - che per ottenere i contributi dovranno avere almeno due dipendenti e un direttore responsabile - anche per stimolare l'utilizzo delle nuove tecnologie digitali.
Sono destinati alla promozione della cultura e della lingua sarda - cosa inevitabile in quanto altrimenti sarebbero considerati aiuti di Stato vietati dall'UE - anche i quasi due milioni e mezzo stanziati per le emittenti televisive isolane. Nonostante l'annuncio iniziale dell'assessore Firino (che pareva averle escluse) saranno ammesse ai contributi regionali anche le aziende che negli ultimi tre anni hanno licenziato i propri dipendenti, come è il caso della storica emittente cagliaritana Sardegna 1.
Ma a parte questa incongruenza, l' Assostampa sarda evidenzia anche una sperequazione eccessiva tra i fondi destinati alle tv e quelli assolutamente irrisori destinati alle radio sarde. E si appella alla Regione chiedendo una maggiore equità.
Alessandro Zorco è nato a Cagliari nel 1966. E' sposato e ha un figlio. Laureato in Giurisprudenza è giornalista professionista dal 2006. Ha lavorato con L'Unione Sarda e con Il Sardegna (Epolis) occupandosi prevalentemente di politica ed economia. E' stato responsabile dell'ufficio stampa dell'Italia dei Valori Sardegna e attualmente è addetto stampa regionale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Dall'aprile 2013 è vicepresidente regionale dell'Unione Cattolica Stampa Italiana e dal 2014 è nel direttivo del GUS Sardegna.