Una recente ricerca dell’Università di Montreal, condotta su un campione di circa 150.000 bambini, ha mostrato come l’assunzione di farmaci antidepressivi in gravidanza possa portare a maggiori rischi di autismo del feto.
Chi assume farmaci antidepressivi in gravidanza (soprattutto quelli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) incrementa le percentuali di rischio di provocare l’autismo nel bambino che porta in grembo. Lo rivela una ricerca dell’Università di Montreal, i cui risultati sono stati pubblicati sul sito “Jama Pediatrics”.
Lo studio ha analizzato i dati relativi alle gravidanze e ai bambini nati nella regione del Québec tra il 1998 e il 2009. Gli studiosi hanno identificato in questo modo un campione di 145.456 bimbi.
Il team di ricerca ha studiato in particolare lo stato di salute di 4.724 bambini (circa il 3,2% del campione), le cui mamme avevano assunto antidepressivi in gravidanza (per 4.200 di questi nei primi tre mesi di gestazione, per 2.532 nel secondo e/o terzo trimestre). Circa 31 bimbi esposti agli antidepressivi nel secondo e/o terzo trimestre hanno ricevuto una diagnosi di autismo e 40 tra quelli esposti nei primi tre mesi.
L’assunzione di antidepressivi nel secondo e/o terzo trimestre è stato dunque associato dai ricercatori a un incremento dell’87% di sindrome dello spettro autistico, mentre non è evinta alcuna associazione tra l’assunzione di farmaci nei primi tre mesi o nel corso dell’anno precedente la gestazione e il rischio di patologia nei feti.
L’Agenzia del farmaco ha rivelato che circa l’8-10% delle donne soffre di disturbi depressivi durante i nove mesi di gravidanza, mentre 13% delle neo mamme ha questi disturbi successivamente alla nascita dei bambini. E’ fondamentale perciò, tenere costantemente monitorato l’uso di antidepressivi durante la gestazione, che deve avvenire solo su prescrizione medica.
Fonte: “la Repubblica”