Della politica cubana mi sono interessato sempre marginalmente che e' un po' l'atteggiamento delle loro nuove generazione piu' interessate a migliorare la loro situazione personale che a star dietro a beghe della politica.
Pero',visto che passo laggio' una buona fetta dell'anno,mi sono interessato al congresso del Partido per vedere se saltavano fuori cose che avrebbero potuto in qualche modo agevolare la mia presenza la'.
Ho ascoltato la presentazione del congresso di Raul,la sua disanima sui problemi del paese e' condivisibile,oddio ci si poteva arrivare qualche anno fa ma meglio tardi che mai.
Raul ha detto 2 cose importanti fra le altre;che la struttura del potere va decentrata e che ognuno deve prendersi le proprie responsabilita' decisionali.
Sul discorso del decentramente,se ne parla anche da noi in Italia,sarebbe importante che non tutto venisse deciso a L'Avana,anche le piccole cazzate,non sarebbe male che le province avesssero un po' piu' di autonomia decisonale e che anche noi per ogni piccola cazzata burocratica non dovessimo farci 700 km.
Il secondo punto e' una delle ragioni dei problemi di Cuba,c'e' un problema e chi dovrebbe risolverlo lo delega al suo superiore che fa altrettanto col suo superiore e via di seguito.
Questa immobilita',questa paura di agire fa si che il problema non solo non venga risolto ma che si aggravi col tempo.
Il fatto e' che nessuno vuole prendersi responsabilita',tutto hanno paura di perdere,sbagliando,il loro piccolo posto di privilegio da dove possono rubare come tori e a quel punto non decidendo nulla lasciano il problema a marcire con tutte le conseguenze del caso.
Ma questo e' colpa del sistema politico cubano,tutto e' sempre deciso da un ristretto vertice e visto che i problemi sono migliaia le soluzioni tardano ad arrivare,questo modo di fare e' diventato insito nella natura dei cubani;quante volte abbiamo sentito dire su mille argomenti e in mille situazioni "yo no tiengo la culpa...."
La colpa e' sempore di qualcun altro,mai loro.
Questo ha creato 50 anni di verticismo,una popolazione fatta di gente che sfugge alle responsabilita' per rintanarsi nel suo cantuccio e godersi i piccoli grandi privilegi del ruolo che la societa' ha affidato loro.
Intanto i problemi crescono e si moltiplicano.
Ojala' che questa volta riescano a far si che chi di dovere si prenda le proprie responsabilita',i propri oneri e,se e' il caso,i propri onori.