Vivi nel presente!
Noi siamo esseri abitudinari. Le abitudini ci semplificano la vita, ci rendono le cose più facili automatizzando la nostra esistenza. L’abitudine è una via neurale che unisce i due emisferi cerebrali per cui ci fa funzionare alla perfezione, ossia in maniera automatica. Prima di imparare a fare bene una data cosa, non c’è ancora sincronia tra i due emisferi cerebrali e quindi manca l’automatismo.
Le abitudini, quindi, rappresentano i nostri programmi mentali grazie ai quali facciamo le cose in maniera facile e veloce. Purtroppo non è sempre così: le abitudini, quando diventano vecchie, non sono più utili e ci rendono schiavi!
Essere schiavi delle proprie abitudini è come essere ipnotizzati, come vivere in trance. Ecco il paradosso: le abitudini sono utilissime per imparare cose nuove e memorizzarle, ci rendono tutto più semplice, ma col tempo diventano vecchie e devono essere cambiate!
Infatti noi cresciamo e cambiamo con il trascorrere degli anni, e allo stesso tempo cambia anche il mondo intorno a noi che progredisce continuamente. Andiamo così incontro a nuove esigenze e a nuove problematiche, e quindi dobbiamo abbandonare il nostro vecchio comportamento, assumere nuove informazioni e fare nuove esperienze, e in definitiva occorre acquisire nuove abitudini.
Pensiamo, per assurdo, a un automobilista che per andare da Milano a Roma prende sempre la vecchia strada nazionale, ignorando che esiste l’autostrada; e pensiamo a un’azienda che non si rinnova, che non introduce nuove tecnologie e che, uscendo dal mercato, accumula enormi passivi ed è costretta a chiudere.
Le nostre abitudini di vita e di comportamento diventano quindi ad un certo punto obsolete e dannose perché ci estraniano dalla realtà, non ci fanno vivere nel presente, e così diventiamo schiavi dei nostri vecchi schemi mentali, delle nostre vecchie programmazioni inconsce, appunto delle nostre vecchie abitudini.
In tal caso i nostri pensieri (che sono sempre accordati alle convinzioni, che a loro volta sono strettamente connesse alle vecchie abitudini) si distaccano dalla realtà, dal mondo che è cambiato e non riusciamo più a fare le cose per bene e a goderci la vita. Infatti, siccome siamo disconnessi dal presente, dalla realtà, dal qui e ora, è come se non vivessimo nel modo giusto e veniamo inghiottiti dai nostri stessi pensieri che diventano negativi, compulsivi e opprimenti: in poche parole diventiamo disadattati e perdenti, succubi dei nostri automatismi inconsci.
Dunque, le abitudini ci semplificano la vita fino a quando sono nuove e funzionali, ossia in linea con i tempi. Quando diventano vecchie devono essere cambiate perché non ci fanno più vivere nel presente.
Noi viviamo pienamente nel presente, per esempio, nell’attività sportiva e nel gioco in genere, quando assistiamo ad uno spettacolo interessante, quando visitiamo posti in cui non eravamo mai stati prima (che attraggono la nostra attenzione), quando facciamo shopping e anche quando mangiamo con appetito.
Viviamo nel presente quando non siamo distratti da altri pensieri, quando siamo attenti e concentrati su ciò che stiamo facendo in quel momento e quindi non c’è dispendio di energie. Quando siamo attenti e concentrati su quello che stiamo facendo si verifica la sintonizzazione tra i due emisferi cerebrali, e otteniamo le massime performance: viviamo pienamente il presente.
Vivendo nel presente, nel qui e ora, riusciamo a superare la dualità tra passato e futuro unificando gli opposti, il che rappresenta l’unico modo per sfuggire ai ricordi penosi del passato e alle preoccupazioni per il futuro, ed in questo modo viviamo in maniera equilibrata e armoniosa.
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