Magazine Economia
Aste immobiliari, dalle banche mutui ad hoc per liberarsi del “mattone” pignorato
Creato il 07 agosto 2014 da RobertoborzDopo il prestito vitalizio studiato per gli over 65, arrivano anche i mutui ad hoc per le aste immobiliari. Obiettivo comune: far fruttare il mattone. E, nel caso delle aste, liberarsi di immobili pignorati e guadagnare sul nuovo credito concesso all’acquirente. Inutile dire che, con il mercato del real estate in calo e il rischio di un aumento dei pignoramenti legato alla crisi, la partita in questione è di assoluto rilievo per gli istituti di credito che puntano sul tradizionale attaccamento degli italiani alla casa. Al punto da scomodare direttamente l’Associazione bancaria italiana in una sorta di moral suasion presso i Tribunali di tutto il Paese perché si attivino per accelerare e semplificare, come richiesto dalla riforma sui tempi delle procedure esecutive, l’iter delle aste immobiliari. Non solo. L’associazione guidata da Antonio Patuelli ha anche già promosso convenzioni con un centinaio di Tribunali per facilitare l’accesso al credito nell’ipotesi di partecipazione ad un’asta immobiliare. “I cittadini interessati all’acquisto di un immobile alle aste giudiziarie possono, prima dello svolgimento dell’asta, contattare le banche operanti sul territorio locale e nazionale, per verificare l’offerta del servizio (…) – spiega una nota di Palazzo Altieri – In questo contesto l’Abi (…) ha individuato con diversi Tribunali italiani procedure che prevedono (…) un procedimento utile alla partecipazione alle aste giudiziarie facendo ricorso agli usuali strumenti di finanziamento bancario, mediante l’erogazione di mutui garantiti da ipoteche iscritte sullo stesso immobile oggetto di aggiudicazione”.Intanto gli istituti di credito non stanno certo con le mani in mano. UniCredit Credit management bank, divisione della prima banca italiana con un focus sui prestiti che non riescono a ripagare capitali e interessi (i cosiddetti non performing loans) e grande esperienza nelle procedure esecutive, ha lanciato il primo mutuo ad hoc per chi voglia aggiudicarsi un immobile residenziale all’asta e non disponga, nell’immediato, della liquidità necessaria all’acquisto. “Mutuo in Asta nasce per dare risposte concrete sia al trend crescente di aste deserte (30% sul totale 2013) che al conseguente abbattimento del valore dell’immobile (il ribasso medio rispetto al prezzo di bando si aggira intorno al 40%)”, spiegava nei giorni scorsi una nota della banca, sottolineando che l’obiettivo è quello di ampliare la partecipazione alle aste giudiziarie nei procedimenti esecutivi immobiliari. UniCredit vorrebbe che l’accesso fosse “più semplice e trasparente affinché gli immobili si vendano in tempi brevi, anche a beneficio del debitore, massimizzando il ricavo della vendita”. E permettendo agli istituti di sviluppare il proprio business in un mercato del mattone in calo. Negli Stati Uniti, del resto, sono state proprio le aste immobiliari a consentire agli istituti di credito di ripartire grazie a portali specializzati come Auction.com, società leader del settore che dalla crisi del mattone in poi ha venduto più di 100mila immobili per un controvalore complessivo di 26 miliardi di dollari. Sul sito del gruppo statunitense, creato dal fondo privato di investimento Stone Point Capital e in cui recentemente è entrata anche Google Capital, la divisione del colosso di Mountain View che scommette in realtà aziendali interessanti, è però possibile comprare gli immobili direttamente online esattamente come un qualsiasi oggetto su eBay. Naturalmente a patto che ci sia l’ok preventivo della banca a rilasciare il credito necessario al compratore. Un sistema decisamente più fluido di quello italiano e che è già partito anche alla conquista dell’Europa. Il problema però è che oggi, negli Stati Uniti come in Italia, non è più facile come in passato ottenere finanziamenti. Inoltre la parte in contanti da mettere sul piatto per l’acquisto di un immobile è nettamente più ampia rispetto agli inizi degli anni duemila, quando gli istituti di credito finanziavano fino al 100% del valore della casa e le stime delle perizie, alla base dell’ok al finanziamento, erano spesso gonfiate. Oggi, insomma, per partecipare alle aste bisogna mettere mano al portafoglio o rompere il salvadanaio e successivamente chiedere il finanziamento aggiuntivo necessario alla banca che, dal canto suo, si libera di un bene, incassa liquidità e finanzia un nuovo credito. Un meccanismo perfetto per gli istituti in una fase in cui l’immobiliare è in crisi. Un dato di fatto, questo, che emerge non solo dalle difficoltà incontrate recentemente dall’Inail, nonostante le sofisticate procedure telematiche sviluppate dal Notariato, a piazzare gli ultimi immobili in pancia, ma anche dalla decisione del governo Renzi di consentire l’allungamento di un paio di anni della vita dei fondi immobiliari in scadenza per evitare che il patrimonio venga venduto oggi a sconto determinando una perdita per gli investitori.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
L’Italia DEVE uscire dall’euro, e nel più breve tempo pos...
L’Italia DEVE uscire dall’euro, e nel più breve tempo possibile, ma per motivi esattamente opposti a quelli per cui deve uscire dall’euro la Grecia. Bisogna... Leggere il seguito
Da Pukos
ECONOMIA, FINANZE -
Adesso è arrivato il momento di chiederlo con fermezza: b...
Adesso è arrivato il momento di chiederlo con fermezza: bisogna immediatamente chiudere i rubinetti alla Grecia! Basta sovvenzionare un popolo che per decenni h... Leggere il seguito
Da Pukos
ECONOMIA, FINANZE -
La "mossetta" del Referendum di Tsipras (depurata dal mito e dalle emozioni)
Per la continua evoluzione del "Caso Grecia" vi lascio alle news delle Agenzie Stampa: in teoria martedì 30 Giugno l'Eurogruppo "staccherà la spina" e la... Leggere il seguito
Da Beatotrader
ECONOMIA, SOCIETÀ -
Fondi pensione: un futuro di tassi bassi?
L’allarme è di quelli che tolgono il fiato e la prospettiva sul futuro. Ma il warning è da sottoporre a un opportuno filtro per diverse ragioni: l’Ocse parla... Leggere il seguito
Da Robertoborz
ECONOMIA -
Fra meno di un anno e mezzo Obama lascerà definitivamente...
Fra meno di un anno e mezzo Obama lascerà definitivamente la Casa Bianca, dopo due mandati, come noto, non potrà più essere rieletto, ma anche se la Costituzion... Leggere il seguito
Da Pukos
ECONOMIA, FINANZE -
Nel mio articolo pubblicato ieri, dal titolo “Si può...
Nel mio articolo pubblicato ieri, dal titolo “Si può uscire dall’euro senza che si scateni una guerra?” mettevo in evidenza come il Presidente della Bce... Leggere il seguito
Da Pukos
ECONOMIA, FINANZE