Buona parte del mio lavoro consiste nel fare in modo che le persone costruiscano dentro sè l'idea che un altro mondo sia possibile, che esista anche un altro modo di vivere che non sia quello di fare "il malato".
Tra i valori e le convinzioni, quindi, c'è la fiducia nel fatto che le persone possano cambiare idea, che d'improvviso un fatto che gli era sembrato solo e unicamente quadrato, possa diventare anche tondo.
Se non credessi in questo, avrei fatto meglio a fare il prete, mestiere dove avere idee proprie è praticamente un peccato
Parlando di Mussolini Fini nel 1992 disse che era il più grande statista del secolo. Nel 2003 Gianfranco vira in direzione opposta e dirà che il fascismo fu un male assoluto.
Nel 2007 Mara Carfagna si scagliava violentemente contro i DICO (ah, i DICO, che nostalgia
Bene bene, dunque, molti sorrisi, qualche lacrimuccia e buone intenzioni.
Ecco cosa hanno in comune Gianfranco e Mara.
LE BUONE INTENZIONI.
Mi torna all'orecchio un vecchio detto, che dovrebbe recitare più o meno <<Le buone intenzioni sono la rovina del mondo>>.
Sarà che sono una di quelle che mentre Jack del Titanic affondava ridacchiava di liberazione perchè finalmente quella tortura di film si era conclusa, sarà che non credo all'idea di "buona intenzione" perchè anche nella buona intenzione c'è il tornaconto secondario e tutto ciò mi rende estremamente sospettosa, sarà che sono pessimista e basta, ma mentre rifletto sulle buone intenzioni di entrambi automaticamente mi viene da dire:
E QUANDO CI DIAMO UNA MOSSA?
Una mossa vera, non una mossa cretina come quella fantastica campagna sull'omofobia! Una mossa con le palle, non quella di scrivere su un fogliettino "Fare pace? Fare finta!" e poi fare un pernacchio a Berlusconi durante il convegno del PDL.
Con le chiacchiere è facile. Se mi impegno, io riesco a sembrare persino cattolica ed eterosessuale!