È andata così, in un campo notoriamente ostico e contro una squadra molto motivata. Per avere la meglio ci sarebbe voluta un Inter al gran completo, non quella raffazzonata di stasera. Chivu, Stankovic e Sneijder ormai li abbiamo quasi dimenticati. Se poi perdiamo anche Samuel, Ranocchia e Mudingayi diventa tutto molto complicato. Dovessimo restare in scia, per nutrire qualche ambizione a gennaio toccherà mettere mano al portafogli. Oppure, sincerità per sincerità, dire che non si punta in alto. Ci può anche stare, non è il caso di fare eccessivi drammi per la sconfitta di stasera. Per il progetto a lungo termine non cambia nulla.
Il pessimo terreno di gioco non ci ha certo aiutato. Troppi giocatori avevano difficoltà a stare in piedi e ad azzeccare la misura dei passaggi.
A livello individuale, più ombre che luci, nonostante a tratti si sia vista una squadra volitiva, capace di tenere in mano il pallino, senza però riuscire ad affondare i colpi. L’errore arbitrale e quelli di Palacio hanno punito eccessivamente l’Inter, ma ciò non toglie che si poteva fare di più e meglio. Facciamo qualche nome. Silvestre ha confermato di avere grossi limiti tecnici e tattici; Zanetti ha stranamente faticato tantissimo; Milito e Cassano non si sono quasi mai visti; Palacio ha divorato due occasioni limpidissime quando sarebbe servito metterla dentro e ha segnato quando ormai era troppo tardi. Una buona prova di personalità per Guarin, che dopo un periodo di appannamento sembra essere tornato il promettente centrocampista di inizio stagione. Male invece i subentrati. Con l’attuale panchina non si va da nessuna parte.
Pagelle: Handanovic 6 Zanetti 5 (Livaja sv) Silvestre 4,5 Juan Jesus 6 Nagatomo 5,5 Gargano 6 Guarin 6,5 Cambiasso 6 (Alvarez 5) Cassano 5,5 (Pereira 5) Milito 5 Palacio 6