Atari ha dichiarato il fallimento, la storica società che fece il boom nell'industria dei videogiochi negli anni '80, di recente ha comunicato la decisione per cui la divisione americana ha scelto di separarsi dalla casa madre francese, già in declino dal 1999.
La storia di Atari comincia nel 1971, fondata da Nolan Bushnell e Ted Dabney; ben presto la società diventa leader del settore dei videogame, con giochi come Pong - la mitica pallina bianca che "sbatteva" a destra e sinistra sulle due stanghette, simulando una partita di tennis molto stilizzata - o Pac-Man - in cui la tre quarti di sfera gialla che fungeva da protagonista, doveva mangiare tutti i biscottini sparsi nello quadro evitando di farsi prendere dai fantasmi - ed altri game indimenticabili come: Asteroids, Centipede, Lunar Lander e molti altri. Anche Steve Jobs per un periodo contribuì alla crescita di Atari lavorando, nella sezione americana della società, al miglioramento del prototipo hardware.
Purtroppo l'arrivo di console più innovative come quelle di Nintendo e Sega, la stasi dal punto di vista innovativo e l'incapacità di stare al passo coi tempi, relegarono Atari in secondo piano nel mondo di videogiochi e non permettendo alla società di registrare utili per tutti questi anni.
Tutte le console di videogame dal 1970 ad oggi:
Dunque la scelta della divisione americana di separarsi da quella francese, potrebbe quindi segnare un definitivo "game over", oppure una mossa per riaccendere i riflettori sul marchio Atari, per il quale alcuni ipotizzano un rilancio su supporti mobile e tablet. Ambiti a cui in realtà ci si è già affacciati sfruttando l'onda del retrogaming (come Pong World e Atari’s Greatest Hits), ossia riproporre i grandi videogame classici del passato su smartphone e tablet di ultima generazione, ma i risultati di questo nuovo business non sono stati all'altezza dei grandi numeri che il mercato moderno ormai impone.
Il messaggio di Atari in questo momento sembra rivolto soprattutto ai noti grandi investitori che stanno rivoluzionando il mercato della comunicazione digitale, Apple, Facebook, Google & co.
Chi salverà il papà di Pac-Man dall'ultimo fantasmino letale?