Atayef o kataif, deliziosi pancakes ripieni

Da Unsoffiodipolveredicannella

Atayef o Kataif.

Quando li ho visti da Sawsan mi sono sembrati i “cugini” dei Baghrir, i deliziosi pancakes del Nord Africa.

In effetti, leggendo poi la sua ricetta, mi sono resa conto che la base era all’incirca la stessa.

La differenza sta nel fatto che Atayef vengono poi farciti, chiusi a mezzaluna, cotti al forno o fritti e serviti, dopo averli passati in uno sciroppo zuccherino.

Già i semplici baghrir li adoravo, sarebbe stato lo stesso con atayef ?

L’incontro di texture differenti, la morbidezza della frittella e la croccantezza del ripieno di frutta secca, è davvero perfetto.

Così come l’incontro di sapori e profumi differenti: il gusto neutro del pancake, quello dolce dello sciroppo e quello speziato del soffio di polvere di cannella del ripieno.

Io vi consiglio di provarli, magari dimezzando la dose (con quella intera si ottengono all’incirca una trentina di atayef) oppure surgelandone una parte (dopo averli farciti ma prima di cuocerli e passarli nello sciroppo, così come suggerito da Sawsan).

Non vi spaventate per la lunghezza del post : la ricetta è molto semplice ma ho voluto spiegare quanto più possibile nel dettaglio passaggio per passaggio.

ATAYEF O KATAIF

Ingredienti per circa 30 pezzi

Per la pastella:

2 cups di farina (circa 290gr)

1/2 cup di semola rimacinata (circa 50gr)

1/2 tsp (cucchiaino) di lievito di birra disidratato

1 tsp (cucchiaino) di lievito per dolci

2 tbsp (cucchiai) di olio di semi

2 tbsp (cucchiai) di zucchero

2 tbsp (cucchiai) di acqua ai fiori d’arancio (facoltativo)

3 cups di acqua tiepida (ce ne può volere più o meno)

Per il ripieno alle mandorle (frutta secca):

2 tazze di mandorle tostate, tritate o frantumate (per me mandorle, nocciole e noci tostate e tritate grossolanamente, circa 220gr)

1 tbsp (cucchiaio) di zucchero

2 tsp (cucchiaini) di cannella

1/4 tsp (cucchiaino) di cardamomo (per me niente)

Per lo sciroppo di zucchero:

2 cups di zucchero

1 cup di acqua

2 tbsp (cucchiai) di succo di limone

1 tsp (cucchiaino) di acqua di rose o di fiori d’arancio (facoltativo)

Ed ancora:

olio di semi per la frittura oppure burro (o olio di semi) per la cottura in forno

Per la pastella:

In una ciotola mescolare gli ingredienti secchi.

Aggiungere l’acqua (vi consiglio di non mettere tutta l’acqua in un colpo solo; lasciatene una 1/2 cup e, se serve, l’aggiungete in modo da ottenere una pastella liscia ed omogenea piuttosto liquida) e l’acqua di fiori d’arancio e mescolare con una frusta.

È inoltre possibile mescolare gli ingredienti umidi e secchi nel frullatore.

Lasciare riposare l’impasto per 10 minuti.

Scaldare una padella antiaderente.

Versare 2 cucchiai di pastella (altrimenti io ho usato l’aggeggino del gelato, quello piccolo del diametro di circa 3,5cm)

Se l’impasto è della consistenza giusta, la frittella dovrebbe iniziare a ricoprirsi tutta di bollicine.

Se la frittella non è ricoperta di bollicine, questo significa che l’impasto è troppo denso ed è necessario aggiungere altra acqua.

Se l’impasto si allarga molto nel padellino, assottigliandosi troppo e sembrando senza forma, significa che è troppo liquido ed è necessario aggiungere una spolverata di farina alla volta, mescolando.

Attendere che atayef sia cotto (noterete che la frittella si asciugherà uniformemente dal bordo verso il centro).

Non girarlo e non cuocere dal lato delle bollicine.

Togliere la frittella dal padellino, sistemando man mano le altre su un canovaccio pulito e asciutto e piegandolo su di loro, in modo da coprirle.

Questo passaggio è molto importante in quanto renderà morbida l’atayef e sarà più facile da riempire e sigillare.

Se le frittelle diventano secche non ci sarà verso di chiuderle.

Farcire le atayef quando sono ancora “fresche” oppure, specie se fa molto caldo, conservatele in un sacchetto di plastica ben sigillato fin quando non finirete di cuocere tutte la pastella e poi procedete a farcirle.

Per il ripieno:

Tostare le mandorle (per me anche noci e nocciole) in forno già caldo (200°C) per 5-7 minuti.

Farle freddare e poi tritarle grossolanamente (io le ho messe in un sacchetto e le ho rotte con il batticarne, va bene anche un matterello o qualsiasi altro oggetto pesante – in questo modo la frutta secca non verrà macinata troppo finemente.

Versare la frutta secca in una ciotolina, condirla con lo zucchero, la cannella e il cardamomo e mescolare.

Sawsan suggerisce anche l’altro ripieno tradizionale a base di formaggio (la spiegazione la trovate nel link che ho taggato ad inizio presentazione) e altri ripieni non tradizionali, ma comunque gustosi (mele saltate con zucchero e cannella, Nutella, Nutella con le banane e nocciole)

Come farcire atayef:

Mettere 1 o 2 cucchiaini del ripieno desiderato e ripiegare a mezzaluna.

Sigillare i bordi, premendoli tra il pollice e l’indice.

Assicuratevi che siano chiusi benissimo altrimenti si apriranno durante la cottura.

Se volete congelarli (tutti o una parte) è questo il momento: disporre atayef su un vassoio e congelarli.

Una volta congelati, trasferirli in un sacchetto e tenerli in freezer per un massimo di 3 mesi.

Per lo sciroppo:

In una casseruola portare ad ebollizione lo zucchero, l’acqua e il succo di limone.

Quando prende il bollore, abbassare la fiamma e far sobbollire per altri 5 minuti (o anche più, lo sciroppo si deve ridurre).

Spegnere il fuoco e aggiungere eventualmente l’acqua di rose.

È possibile utilizzare altri aromi come la cannella, il cardamomo o buccia d’arancia.

Cottura e finitura:

1) per la frittura: versare 1 cm di olio in una padella, portarlo a temperatura e versarci pochi atayef alla volta (in modo da non abbassare troppo la temperatura, così non risulteranno impregnati).

Cuocere le mezzelune da entrambi i lati, finchè risultino dorati e croccanti.

Asciugare atayef su un un piatto rivestito di carta assorbente, passarli poi velocemente nello sciroppo di zucchero (altrimenti diventeranno morbidi) e sistemarli in un piatto da portata.

2) per la cottura in forno: spennellare le mezzelune con burro fuso o olio vegetale, disporle su una teglia e cuocerle in forno preriscaldato a 200° C finchè risultino dorati e croccanti. 

In ultimo irrorarle con lo sciroppo di zucchero e disporre atayef  in un piatto da portata.

Featuring piatto Pip Home

Con questa ricetta partecipo ai contest

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Tutti unti con lo street food di Cuoco per caso

Panissimo di Sonoiosandra e  Bread & Companatico 


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