Athe Gracci, Livorno – Io “la Athe”

Da Paolorossi

Livorno – Terrazza Ciano

Sono nata a Livorno il 14 marzo 1922, anno di cui solo più tardi, da adulta quasi, ho capito il significato. […] Il ricordo più lontano è quello della mamma, giovane donna, che mi accompagnava al Parterre a giocare col cerchio.  Il vialetto del marciapiede che si dilunga sulla strada che dalla stazione ferroviaria porta al giardino. […]  Ricordo via Trieste, la mia casa popolare al n° 2. Che ho rivisto pochi giorni fa, quando dovetti andare a Livorno presso uno studio legale di via Ricasoli. Ritornai in quella via  rivivendo i giorni della scuola P.Thouar e la maestra che fece prendere le misure alle scolare per preparare la prima uniforme da Piccola Italiana. Era il 1928. Uniforme a 45 lire. E mio padre che non potè pagarla che a 5 lire mensili.

Di Livorno, di quei giorni lontani, ho anche la viva sensazione della prima foto alla terrazza Ciano, insieme all’amica Ferraiolo. […] In questo periodo sono ritornata sul mare , su quella terrazza, alla ricerca di quel punto. Per riconoscerlo. Non ho trovato quasi nulla di quei ricordi. Roulotte da campeggio, fogliacci e lattine di bibite!

(Athe Gracci, La mia vespa – Storia di una donna, pag.113 – Tagete Edizioni-Pontedera)

Livorno


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