Informazioni che hanno un’importanza unica per la conoscenza e la conservazione degli uccelli. Per l’inverno, l’obiettivo è quello di ottenere per la prima volta un quadro organico della distribuzione invernale dell’avifauna sull’intero territorio italiano, finora coperto parzialmente da alcuni “atlanti” a scala locale. In Toscana l’Atlante è coordinato dal Centro Ornitologico Toscano che punta a concludere con questa stagione i rilievi quantitativi, necessari per descrivere i gradienti di abbondanza sul territorio delle specie più comuni, e colmare le lacune sulla distribuzione delle specie più rare o elusive.
La ricerca, infatti, non solo prevede la raccolta di informazioni sulla semplice presenza (dati qualitativi) degli uccelli sul territorio ma anche la loro abbondanza (rilievi quantitativi). Il confronto di questi dati negli anni consentirà di capire la tendenza numerica e la distribuzione delle popolazioni di uccelli in Toscana dove, grazie all’impegno del COT, questi studi sono sicuramente all’avanguardia e presi come modello dalle altre realtà nazionali.
Chiunque, anche i non esperti, può partecipare comunicando le proprie osservazioni, anche casuali, oppure collaborare più fattivamente chiedendo al coordinatore COT della zona che intende visitare se ci sono luoghi o situazioni da esplorare, specie particolari da cercare ed eventualmente come trovarle senza arrecare loro disturbo o metterle in pericolo. Magari qualcuno abita vicino, o frequenta, una delle (poche) zone ancora “scoperte” o potrebbe verificare senza fatica la presenza di una particolare specie. In ogni caso qualsiasi aiuto sarà preziosissimo. Tutti possono poi trasmettere le proprie osservazioni sia indirettamente, informando gli esperti del COT, che direttamente attraverso la piattaforma “Ornitho” o “Cronaca”; il software elaborato appositamente per archiviare i dati toscani.
Per ulteriori informazioni e per contattare i coordinatori locali: COT – Centro Ornitologico Toscano: www.centrornitologicotoscano.org; Ornitho: www.ornitho.it