Le gentilissime ragazze della Casa Editrice Jo March mi danno notizia del successo relativo alla presentazione della Collana Atlantide al Salone del Libro di Torino, che ha visto l'autorevole partecipazione del Professor Piero Dorfles, stimato uomo di lettere noto soprattutto per la conduzione del programma "Per un pugno di libri" e che, personalmente, trovo una persona carismatica e squisita.
Dal comunicato stampa della Jo March vi evidenzio i passi di maggior interesse:
Con la consueta accattivante precisione letteraria, mai ampollosa ma sempre convincente, Dorfles ha saputo restituirci il significato che ancora oggi si sprigiona dalla lettura di un frammento dell’Odissea o dell’Iliade, opere remote e lontane eppure efficaci e piene di senso in ogni singolo verso; così testi complessi come l’Ulisse di Joyce, i classici russi, un romanzo come Il giovane Holden, i libri d’avventura di Stevenson, contengono universi, mondi paralleli e da scoprire, fantasticherie all’interno delle quali ogni lettore, di ogni tempo, persino oggi, può ritrovare riferimenti alla realtà presente e “ritrovarsi”; e soprattutto riempire, attraverso la propria solitaria riflessione, lo iato che ogni Scrittore volutamente fa scaturire tra la “lettera” del suo scritto e la sua
interpretazione: perché un classico, sostiene Dorfles, è quell’opera che racchiude, in uno stile ricercato ma con una prosa veritiera e mai retorica, il senso dell’umanità. Un classico è in grado, in ogni tempo e in ogni luogo, di rappresentare, attraverso ogni minuscolo tassello che lo compone, l’esistenza dell’individuo: i suoi limiti, le aspirazioni, i suoi crucci, le sue conquiste. Apre spiragli di verità e consente a noi lettori una crescita interiore insostituibile. Con significative pennellate, Dorfles ha tratteggiato i contenuti salienti dei libri che formano la collana “Atlantide” e sottolineato il loro indiscutibile valore letterario, seppur opere finora sconosciute in Italia. Nord e Sud, La storia di una bottega, La casa sfitta sono classici da conservare e custodire, opere con le quali dialogare alla ricerca di brandelli di “storia”, ricucita attraverso le singole “storie” che ci raccontano un’epoca passata ma che ancora consentono di leggere la nostra contemporaneità.
Come sapete, sto ultimando in questi giorni la lettura de La Storia di una Bottega, mi preme dare merito di nuovo alla Jo March per aver scovato tali tesori della Letteratura colmando gli enormi – purtroppo frequenti – vuoti delle pubblicazioni in lingua italiana, collezionando titoli che hanno a pieno diritto un posto di rilievo nella Storia della Letteratura internazionale, evitati certamente per poca attenzione, o peggio, per opinabili motivi di mercato, dalle altre Case Editrici nostrane.
La Jo March è davvero una piccola realtà nel mondo dell'Editoria, ma le ragazze non si sono arrese davanti al plausibile timore del mercato in crisi, hanno preferito la qualità e la buona letteratura ai best sellers da ombrellone, con tutti i rischi che una tale sfida comporta oggigiorno, nel loro piccolo sono un grande esempio, per questo La Collezionista di Dettagli s'impegna a sostenere tale piccola meravigliosa realtà italiana, in fondo, sono proprio le piccole cose che muovono il mondo, siete d'accordo?
Buone letture, a presto! La vostra Claire Link Utili ❤ Scheda "Nord e Sud" di Elizabeth Gaskell ❤ ❤ Scheda "La Storia di una Bottega" di Amy Levy ❤ ❤ Scheda "La Casa sfitta" di C. Dickens, W. Collins, E. Gaskell, A.A. Procter ❤ ❤ Sito Jo March Agenzia Letteraria ❤
❤ Salone Internazionale del Libro di Torino ❤ [Grazie a Jo March per le foto del Salone del Libro]