Atletica, il maratoneta Schwazer ubriaco al volante: patente ritirata

Creato il 01 dicembre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Il campione olimpico della 50 chilometri di marcia è stato trovato in stato d’ebbrezza alla guida della sua auto.

Il maratoneta altoatesino, Alex Schwazer (liverun.it)

Alex Schwazer, campione olimpico della 50 chilometri di marcia alle Olimpiadi di Pechino e trovato positivo all’Epo il 30 luglio 2012 in occasione di un esame antidoping, è stato trovato in stato d’ebbrezza mentre era alla guida della sua auto. L’episodio risale allo scorso weekend. L’atleta, originario di Calice di Racines, guidava con valori che erano circa il doppio del consentito. A fermare l’auto su cui viaggiava Schwazer è stata una pattuglia dei carabinieri che aveva notato un andamento decisamente sospetto della vettura. Alex ha dovuto consegnare ai militari la patente (ancora non si conosce per quanto sarà sospesa) mentre l’auto non è stata sottoposta a sequestro. In arrivo anche una pesante sanzione.

Il caso doping e la squalifica ad Alex Schwazer. Il 6 agosto 2012 viene annunciato che l’atleta è stato trovato positivo all’eritropoietina ricombinante in un controllo antidoping a sorpresa effettuato dall’Agenzia Mondiale Antidoping il 30 luglio e viene escluso dal CONI dalla squadra della 50 km di marcia dei XXX Giochi olimpici del successivo 11 agosto, mentre il giorno seguente sempre il CONI sospende l’atleta su richiesta del Tribunale Nazionale Antidoping. A seguito dello scandalo, si presenta ai Carabinieri di Bologna, cui appartiene, con l’intenzione di riconsegnare pistola e tesserino; viene quindi sospeso dal servizio e successivamente congedato; inoltre la Ferrero, che aveva un contratto di sponsorizzazione con lo stesso Schwazer, decise di non rinnovare l’accordo una volta venuta alla luce la positività dell’atleta. Il 23 aprile 2013, inoltre il Tribunale Nazionale Antidoping stabilisce per l’atleta una squalifica di tre anni e mezzo. Schwazer potrà tornare a gareggiare a partire dal 30 gennaio 2016. Nel corso dell’estate a palazzo di giustizia del capoluogo altoatesino erano stati ascoltati personaggi di spicco dell’atletica azzurra, dal presidente federale Alfio Giomi ad Andrew Howe.

Per una sfortunata coincidenza, martedì scorso un altro atleta dello sport altoatesino è stato coinvolto in un grave incidente automobilisticopurtroppo con conseguenze molto gravi. L’alpinista Hans Kammerlander, famoso per aver effettuato circa 2500 scalate in tutto il mondo, è rimasto coinvolto con altre 4 vetture in un incidente in cui ha perso la vita un 21enne del posto, Renè Eppacher. La procura di Bolzano ha aperto un fascicolo per stabilire le dinamiche e le eventuali responsabilità. L’alpinista, che tra pochi giorni compirà 57 anni, ha riportato la frattura della tibia destra e la rottura del menisco ed è stato operato. La procura sta attendendo il rapporto dei carabinieri che hanno svolto i rilievi. Secondo una prima valutazione a causare lo scontro sarebbe stata l’auto della vittima, che viaggiava lungo la statale della Pusteria, ad aver perso il controllo centrando altre tre auto che sopraggiungevano dalla corsia opposta.


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