“Ho semplicemente fatto quello che mi era stato detto di fare” ha dichiarato con tranquillità Fassinotti, ieri al termine della gara, “con il mio allenatore avevamo programmato una progressione, partendo da 2,20, passando senza errori per 2,24, 2,28 e 2,31, fino a 2,34; abbiamo deciso di non andare oltre ma ero sicuro di valere l’ultima misura”. Un traguardo che rappresenta una bella iniezione di fiducia in vista dei Mondiali Indoor di Sopot (Polonia), in calendario dal 7 al 9 marzo prossimi. “Il primo obiettivo è raggiungere la finale, un risultato non scontato per cui sarà fondamentale superare le asticelle al primo tentativo”.
Conquistare una medaglia sembra un’impresa impossibile, visto il livello della specialità in questi primi due mesi del 2014; i russi Ivan Ukhov e Aleksey Dmitrik hanno superato i 2 metri e 40, Mutaz Essa Barshim, atleta del Qatar, è a 2,36. Come detto, al quarto posto c’è Fassinotti, in compagnia dello statunitense Erik Kynard e di un altro russo, Daniil Tsyplakov. “In questo periodo ho lavorato parecchio sulla tecnica” spiega l’azzurro, “ho maggiore sicurezza nell’affrontare le misure più alte e questo mi potrebbe aiutare a scalare posizioni in classifica. Oggi era un test in vista di Sopot, volevo provare una progressione pulita e senza errori. Non ci sono riuscito del tutto, sbagliando il primo salto a 2,28, ma ho acquisito grande tranquillità”.