La performance del fine settimana è arrivata in un contesto di alto livello, con l’oro e l’argento dei russi Ivan Ukhov e Alexej Dmitrik oltre i 2,40 metri. Marco si è classificato quinto con la stessa misura del bronzo: “questo risultato è sicuramente merito di molte persone ma penso che sia giunto soprattutto grazie alle mie scelte”. Tra queste il nuovo metodo di lavoro, sotto la guida di Fuzz Ahmed: “rispetto al 2013 ho imparato a gestire meglio i carichi di allenamento e sono migliorato anche dal punto di vista tecnico. Sentivo di poter raggiungere questo traguardo; il 12 gennaio scorso avevo saltato 2,28 ma la prestazione mi aveva un po’ deluso perché in allenamento avevo provato ottime sensazioni e mi ero spinto su misure più significative (2,25 con quattro appoggi e 2,10 con la sforbiciata)”.
Momento chiave dell’ultima gara l’errore a 2,30, dopo il quale Marco si è ripetuto più volte di valere quell’altezza: “mi sono sbloccato e sono ancora salito, fino a eguagliare il record italiano indoor di Silvano Chesani, fissato il 17 febbraio 2013 ad Ancona”. In queste ore l’azzurro di Torino è impegnato in una competizione a Brno (Rep. Ceca), mentre il prossimo fine settimana sarà a Birmingham per una manifestazione locale, per preparare al meglio gli Assoluti di Ancona, in programma il 22 e il 23 febbraio, e il Mondiale di Sopot (Polonia), dal 7 al 9 marzo.
Luca Bianco
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