Nell’elenco delle persone a cui Valeria Straneo dedica la medaglia ci sono anche le compagne di nazionale: Anna Incerti, campionessa europea in carica e sesta al traguardo, Nadia Ejjafini, dodicesima, Emma Quaglia, 14esima, Deborah Toniolo, 16esima, e Rosalba Console. Piazzamenti che permettono all’Italia di vincere la prova a squadre (Coppa Europa), quattro anni dopo Barcellona. “Nel ritiro di St. Moritz ci siamo allenate insieme” prosegue la vicecampionessa continentale, “sempre aiutandoci e sdrammatizzando la fatica; è stata una bella vittoria di squadra”.
Assoluta protagonista fin dalla partenza, per diversi kilometri l’azzurra condivide la testa della corsa con altre atlete. 14 nei primi venti minuti, numero dimezzato verso la mezz’ora di gara. Al passaggio della mezza l’alessandrina condivide la prima posizione con Christelle Daunay e con la turca Abeylegesse. Quest’ultima inizia ad accusare la fatica e la corsa si trasforma in un bellissimo testa a testa tra l’azzurra e la transalpina. A pochi km dall’arrivo la Daunay allunga, ma Valeria rimane a contatto. Nulla può sul secondo attacco della francese, che vola verso l’oro europeo in 2 ore, 25 minuti e 14 secondi (record dei Campionati), precedendola di 13’’.
Maratona condotta su ritmi elevati, temperatura decisamente fresca e percorso con una salita abbastanza selettiva. “Sicuramente il tratto più impegnativo di un tracciato tosto” spiega Valeria Straneo, “negli ultimi km ho provato a cambiare velocità ma un accenno di crampi al polpaccio destro mi ha impedito di spingere fino in fondo”. Non c’è comunque spazio per i rimpianti; la piemontese si conferma atleta di livello mondiale. Passata al professionismo soltanto nel 2010, nelle ultime tre estati la vicecampionessa europea è passata dall’ottavo posto alle Olimpiadi di Londra, all’argento iridato di Mosca fino alla nuova impresa odierna. Forte anche il suo legame con la città di Torino, sancito dal bronzo della Turin Marathon 2012. 38 anni per una maratoneta non sono poi così tanti, e nel mirino, dopo un po’ di meritata vacanza, ci sono già nuovi obiettivi. Magari anche le Olimpiadi di Rio 2016.