Un anno di pausa per lo storico appuntamento del capoluogo piemontese.
La ragione principale del riposo forzato è come sempre finanziario. Le espressioni che si usano in questi casi sono sempre le stesse. “bassa congiuntura”, “mancanza di fondi da poter investire in manifestazioni sportive di livello internazionale” oltre al grande e spiacevole classico “ritardo dei pagamenti istituzionali”.
Il 13 giugno 2014 lo stadio Primo Nebiolo, che negli ultimi vent’anni ha ospitato campioni del calibro di Hicham El Guerrouj, Fiona May, Ivan Pedroso e Marlene Ottey sarà vuoto. Solo l’anno scorso lo stadio torinese era stato il palcoscenico della statunitense Lolo Jones, divisa tra atletica e bob, del cubano e campione olimpico a Pechino 2008 dei 110 ostacoli maschili Dayron Robles Planes, della bellissima Darya Klishina campionessa europea indoor di salto in lungo a Goteborg e tanti altri.
Non si tratta della prima pausa. La volontà è di tornare nel 2015 in grande stile, in occasione di Torino Capitale Europea dello Sport e celebrare al contempo la ventesima edizione, “solo con un anno di ritardo.”
Riccardo D’Elicio, consigliere nazionale FIDAL oltre che Presidente CUS Torino e organizzatore della manifestazione ha poi aggiunto: “Vogliamo tornare ad organizzare il nostro meeting con rinnovate energie e al livello d’eccellenza che gli è consueto. Il prossimo anno infatti avremo nella nostra città, oltre che il Meeting stesso, anche i Campionati Italiani Assoluti facendo diventare Torino capitale dell’atletica leggera italiana nell’anno in cui sarà anche Capitale Europea dello Sport, a quindici anni dalla scomparsa di Primo”.