La luce infuocata del tramonto che si rispecchia sulle ferme acque palustri, filtrando tra i rami degli alberi sugli argini rievoca quei paesaggi africani dove la natura è regina. Di questa opinione sembrano esserene convinti anche i bellissimi fenicotteri e cicogne che nella loro migrazione si fermano nelle terre emergenti dalle acque ricche di canali e canneti dove il silenzio è sacro. Con le zampe a mollo in cerca di cibo oppure in volo radente a fior d’acqua, sgarze ciuffetto e aironi, martin pescatori e anatre riempiono di vita questo territorio incantato facendone un’oasi naturale di grande valore ecologico. Luogo magico e misterioso il Delta del Po, qui l’uomo nei secoli ha cercato di controllare la natura in una lotta per la sopravvivenza, ma spesso questa ha avuto il sopravvento.
Il grande Po muore nell’Adriatico dopo essersi lasciato alle spalle braccia d’acqua, canali, valli dolci o salmastre, gorghi, boschi, chiuse. In questi luoghi evanescenti dove le acque scorrono senza soluzione di continuità la terra è in continua evoluzione, si tratta di un territorio complesso difficile da vivere ma di intatta bellezza. Dorsali di lingue di terra emersa come schiene di dinosauri fra ciuffi d’erba e canneti, si appostano immobili su specchi d’acqua lacustri e paludose tra fitte boscaglie: questo sono le Valli di Argenta. Un territorio che è stato modificato nel tempo: là dove c’era l’acqua bisognava controllarla per evitare l’inondazione dei campi e delle case; una lotta impari contro una drammatica tracimazione della rete intricata di fiumi e canali che la natura scatenava fin troppo di frequente. Con pazienza, costanza e impegno sono state realizzate una serie di opere di bonifica fino a ottenere la convivenza in equilibrio con una natura egemone. Le valli di acqua dolce di Argenta create dal Reno e note come Oasi di Campotto sono una riserva di zone umide di importanza internazionale. Nel Museo delle Valli sono riportate una serie di testimonianze storiche che rappresentano il centro di documentazione dell’Ecomuseo di Argenta composto anche dal Museo della Bonifica, il Museo Civico di Argenta e l’Oasi di Campotto (www.vallidiargenta.org)
Sicurezza idraulica e gestione ottimale e sostenibile delle risorse idriche sono gli obiettivi primari della Bonifica Reniana, oltre ad essere sempre pronta a proteggere il territorio dalle emergenze in caso di piena per salvaguardare il terreno agricolo e urbano della pianura bolognese (www.bonificarenana.it/musei.htlm)
Argenta, come i riflessi delle acque del suo vasto territorio è una cittadina dalle antiche origini. Conosciuta fina dall’epoca romana quando sorgeva su un territorio palustre, nel Medioevo conobbe le sue migliori fortune legate al porto fluviale. Ducato Estense nel 1598 passò sotto il controllo dello Stato Pontificio; dopo un periodo di decadenza fu solo con l’Unità d’Italia che visse un momento di grandi passioni politiche. Teatro dell’avanzata dell’Armata Britannica, durante la Seconda Guerra Mondiale subì gravi distruzioni. Oggi è una cittadina dinamica, laboriosa e piena di iniziative volte alla conservazione e valorizzazione del territorio.
Consigli di viaggio:
Una fantastica gita in barca è l’occasione giusta per andare alla scoperta delle vaste praterie di ninfee nella Cassa Campotto ed immergersi in un habitat di eccezionale valore naturalistico ricco di specie animali e vegetali (www.vallidiargenta.org/vallidiargenta.jsp?lin=ITA&pagina=bassarone)
Per gli appassionati di birdwatching niente di meglio che una escursione alla penisola di Boscoforte all’interno delle Valli di Comacchio. Un ambiente che vede la presenza di acqua dolce e acqua salmastra, ricco di canneti, barene, dossi sabbiosi e caralli è presente un’avifauna particolarmente ricca di esemplari che vi sostano e nidificano. Stupendi i cavalli selvaggi della Camargue che vi vivono in piena libertà (www.vallidiargenta.org/vallidiargenta.jsp?lin=ITA&pagina=boscoforte)
Merita una visita la Tenuta Garusola per la magnifica produzione agricola di alta qualità biologica. Si possono assaggiare ed acquistare i pregiati vini e prodotti della terra (www.tenutagarusola.it)
Un soggiorno indimenticabile nel cuore dell’oasi naturale di Campotto è nell’Agriturismo Valle Santa, un’ azienda agricola a conduzione familiare dove si può godere sia dei prodotti tipici della zona attraverso la sua cucina, come del silenzio naturale della valle nelle sue accoglienti stanze (www.agriturismovallesanta.com/#sthash.3c9ZJ7k4.dpuf)
Gustosi piatti tradizionali nella trattoria “L’Oasi” situata nella località Campotto. Spartana ma accogliente offre tipicità come le rane in umido o anguille ai ferri oltre ad una vasta scelta di tortellini accompagnati da ottimo vino della casa.
Testo e foto di Stefania Mezzetti
Foto di copertina di Sergio Stignani