La storia della Palladino, nel 2011, riempito le cronache: ex appuntato della guardia di Finanza, dopo essere diventata a tutti gli effetti Anita viene dichiarata inabile al servizio militare e le viene proposto il passaggio a ruoli civili presso il ministero della Giustizia o, in alternativa, la pensione di invalidità. La Palladino opta per la pensione ma procede per vie legali nella speranza di un reintegro: “ho deciso di essere me stessa, non ho commesso nessun reato” afferma.
“Saremo in prima linea per l’approvazione di una legge contro i reati di genere - dichiara la neopresidente - Non è solo un problema normativo, spesso le leggi ci sono ma non vengono rispettate: viviamo in un Paese incivile sotto questo punto di vista, che ancora non offre tutele né diritti alle persone trans”
“Con la mia presidenza – commenta la presidente uscente – ci siamo battuti per l’inserimento sociale delle trans e abbiamo attivato la collaborazione con la rete del pride”
Nel direttivo dell’associazione che si batte per i diritti delle trans, oltre alla Rossi (che resta in qualità di vicepresidente), entrano anche Liliana Capurro, già legale di Federconsumatori Campania e due persone FTM (ovvero in transizione da donna a uomo).
fonte: redattoresociale.it