Ato rifiuti Palermp 1, accordo con Amia: 80 tonnellate di spazzatura a Bellolampo

80 tonnellate di rifiuti saranno conferiti nella discarica palermitana di Bellolampo. E’ questo il risultato di un accordo stipulato tra la Regione Siciliana, la Servizi Comunali Intregrati, che gestisce il ciclo dei rifiuti nei 12 comuni del partinicese e del carinese, e l’Amia, l’azienda che si occupa della raccolta e del conferimento della spazzatura a Palermo e che gestisce, appunto, l’impianto di Bellolampo. La soluzione si è resa necessaria perché attualmente a Campobello di Mazara, è possibile scaricare fino 200 tonnellate di immondizia al giorno: una quantità insufficiente a far uscire i comuni dell’Ato Palermo 1 dall’emergenza, poiché ne producono almeno 220. La discarica del trapanese è in attesa di un nuovo tritovagliatore dalla Regione Siciliana che porterà l’impianto ad accogliere fino a 400 tonnellate di spazzatura. Un attesa che però non fa rientrare i comuni dall’emergenza rifiuti. Da qui, l’accordo con Amia che permetterà di fatto, la pulizia di tutti i territori dell’Ato 1. Ma i rapporti tra la società di Partinico e quella di Palermo, non sono mai stati buoni per questioni economiche, tanto che quest’ultima a febbraio scorso, aveva ottenuto il pignoramento del conto dell’Ato, per cercare di recuperare 23 milioni di euro che spettano all’Amia, che fino ad unno fa aveva concesso ai 12 comuni, di scaricare nell’impianto di Bellolampo. Con il nuovo accordo, la Servizi Comunali Integrati, ha pagato una precedente fattura, mentre la Regione Siciliana si è impegnata a versare ogni settimana 70,000 euro per far accedere i mezzi dell’Ato 1 nella discarica palermitana. Soldi che la stessa Regione detrarrà dai finanziamenti che spettano ai comuni della zona.
Passeranno quindi ancora un paio di giorni prima che gli operai riusciranno a ripulire tutti i paesi dell’ambito territoriale. Considerando che l’emergenza sta rientrando, ieri il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, ha disposto pla riapertura di tutte le scuole per venerdì.