Attacco di Panico quando si mangia fuori casa? i 3 disturbi più frequenti

Da Dottmurray


Una delle paure frequenti che spesso mi capita di affrontare, con le persone che vedo nel mio studio di psicologia e psicoterapia, è la paura di mangiare fuori casa, in un ristorante o in un luogo pubblico ( e possibilmente chiuso ).
Ecco 3 disturbi psicologici legati a questo genere di paura che genera anche l’attacco di panico ( dovrei usare la parola fobia, ma non mi piace molto perché rimanda a tutto ciò che appare patologico e mi piace ricordare che io lavoro con le persone e non con le patologie che incasellano le persone ).

Claustrofobia


Spesso dietro la paura di mangiare fuori casa c’è il timore di sentirsi bloccato o costretto in un luogo chiuso. Una volta sperimentato un attacco di panico all'interno di un ristorante, probabilmente si rivivrà con terrore l’ipotesi di dover andare nuovamente in un locale. Nell'attacco di panico la paura della paura ( per i più tecnici: ansia anticipatoria ) è il vero sintomo invalidante, più dell’attacco in sé, che non è mai frequente, semmai sono altri i disagi legati all'attacco di panico che recano limiti alla vita quotidiana. La claustrofobia  è legata alla paura irrazionale di non avere scampo o di essere bloccato in un luogo chiuso. La claustrofobia viene attivata in certi contesti o situazioni, come ad esempio essere in un ascensore affollato, una stanza senza nessuna finestra oppure in aereo. Pranzare in un luogo affollato, essere seduti tra i tavoli e sapere di dover trascorrere 1-2 ore fermi in uno spazio può generare la paura di mangiare fuori casa.

Disturbi del comportamento alimentare


Per chi ha un rapporto difficile con il cibo, mangiare davanti agli altri, in un ristorante, genera timore per diversi motivi: - la paura che gli altri possano accorgersi del disagio ( sia per chi mangia poco, sia per chi mangia troppo) e di conseguenza il tentativo di ordinare pietanze simili agli altri e sforzarsi di non dare a vedere le proprie difficoltà; - la paura di non sapere che tipo di sostanze e numero di calorie contengano i cibi serviti al ristorante;
- la paura di essere osservati e giudicati dagli altri nell'atto di masticare o consumare il cibo.

Disturbi psicosomatici


Chi soffre di gastrite o di sindrome da colon irritabile vive spesso le occasioni al ristorante come pericolose per il riacutizzarsi dei propri sintomi. La paura di avere dolori di stomaco o coliche intestinali, vomitare o avere scariche di diarrea, accompagnano il timore di mangiare fuori casa. Si teme principalmente di potersi sentire male e di non poter accedere alla toilette, di doversi limitare nel consumo del pasto e che gli altri commensali possano accorgersi del proprio disagio, soprattutto se si è costretti a lasciare in anticipo il ristorante, per tornare a casa.
L’attacco di panico sorge spesso con piccoli sintomi come nausea, vertigini, mancanza d’aria, senso di svenimento e tachicardia per segnalare che quella situazione è vissuta come minacciosa per la nostra serenità.
IL SUGGERIMENTO: purtroppo l’attacco di panico, come molti altri sintomi fisici di origine psicologica, è solo un segnale per invitarci a risolvere confusione e conflitti dentro di noi e nella relazione con le nostre emozioni a volte contrastanti.