” mi sento bene perchè il mondo va bene. Sbagliato! Il mondo va bene perchè Io mi sento bene” Antony De Mello.
L’atteggiamento positivo. E’ l’argomento di questo post ed ero pronto a tirare giù mille argomentazioni su come raggiungere un atteggiamento positivo, sulle differenze tra essere positivi e negativi, poi ho visto questa foto e mi è venuta in mente una storia modello sliding doors che potrebbe spiegartelo meglio di mille argomentazioni….
Il colloquio di lavoro. Primo racconto.
Ore 6:30. Accidenti! è gia l’ora di alzarsi e non ho chiuso occhio tutta la notte. Oggi è il giorno del colloquio di lavoro. Guardo fuori dalla finestra. Piove!. E ti pareva. Ho giusto il tempo di ripassare i punti principali per presentarmi al meglio, speriamo bene. Mentre aspetto l’ascensore sento la porta alle mie spalle che si apre, ecco ci mancava solo lei la vicina petulante. Adesso attacca un pippone dei suoi e non ne esco più fuori. Tempo che si chiudono le porte dell’ascensore e sono travolto dalla sua voce petulante. Uff!
Ora la seconda lotta, prendere un autobus che non sia simile al carro bestiame ma con stà pioggia sarà impossibile. Voilà, come immaginavo è pieno all’inverosimile, chissà forse l’acqua gonfia le persone come le spugne?…A colpi di mi scusi e permesso conquisto un angolino vicino le porte, lo condivido con una bella donna almeno questo.
Durante il percorso il suo gomito è costantemente infilato nel mio fianco destro, le schiaccio un piede quando l’autobus frena di colpo. Se si aspetta scusa da me casca male! Occhio per occhio….Finalmente sono arrivato, nonostante la pioggia. Sono di nuovo davanti ad un ascensore, anche la tipa dell’autobus è in attesa accanto a me. Magari è venuta per il colloquio pure lei e magari mi soffia il posto. Pure l’ascensore arriva gonfio di spugne! La tipa si infila e mi lascia con un palmo di naso, ho giusto il tempo di lanciarle un’occhiataccia. Decido di odiare gli ascensori
E’ il mio turno e sono agitato. Apro la porta e affronto con un sorriso il mio “esaminatore”. Sorpresa!. E’ Lei, si spegne il mio sorriso e si frantumano le mie speranze…..
Colloquio di lavoro, secondo racconto.
Ore 6:30. Finalmente è arrivata l’ora. Non ho dormito tuta la notte fantasticando su questa giornata speciale. Oggi è il grande giorno. Il colloquio che aspettavo da una vita. Guardo fuori dalla finestra. Piove!. Bè come si dice sposa bagnata…sarò fortunato anche io. Aspetto che spiova e approfitto per ripassare i punti principali e presentarmi al meglio, sarò irresistibile!. Mentre aspetto l’ascensore si apre la porta alle mie spalle, eccola la vicina petulante, ma oggi ho una sorpresa per lei. Tempo che si chiudono le porte dell’ascensore e la assalgo con un pippone su quanto è importante per me questa giornata, un punto per me!. Ale!
Ora la seconda sfida. Riuscire a salire sull’autobus pieno di gente. Voilà, è pieno come un uovo ma sono sicuro di potermi conquistare un posticino, oggi sono incontenibile. Lo sapevo sono fortunato, condivido il mio spazietto con una bella donna.
Durante il percorso il suo gomito è costantemente infilato nel mio fianco destro, le schiaccio un piede quando l’autobus frena. Faccio la mia espressione più contrita e accompagno le mie scuse con un occhiolino d’intesa. Le strappo un sorriso. Finalmente sono arrivato, nonostante la pioggia. Sono di nuovo davanti ad un ascensore, anche la tipa dell’autobus è in attesa accanto a me. Magari è qui per il colloquio e magari diventiamo colleghi. Bell’inizio! Anche l’ascensore arriva pieno di gente, la tipa si infila e prima che le porte si chiudano mi rilancia l’occhiolino. Due punti per me, decido che mi piacciono gli ascensori
E’ il mio turno, sono più carico che mai. Apro la porta e affronto con il mio sorriso migliore l’”esaminatore”. Sorpresa!. E’ Lei, il suo sorriso divertito mi dice che oggi le mie speranze diventano realtà.
Bè sospendiamo il giudizio stilistico
Image: ‘Jumpin’ in the Rain‘