Attenzione alle lampade a fluorescenza!

Creato il 25 maggio 2011 da Rossellagrenci
25 maggio 2011 admin Consigli, Salute, Tecnologia

Qualche mese fa, durante il trasloco, ho rotto una lampadina a risparmio energetico. Ero completamente all’oscuro dei rischi legati al mercurio e non ho preso nessuna precauzione. Dopo qualche girono, scrivendo un articolo per il blog, ho scoperto che quello che avevo fatto era stato molto rischioso per la mia salute.

Infatti le lampade a fluorescenza compatte contengono mercurio che, surriscaldato, emette un raggio ultravioletto il quale viene trasformato in luce dalla polvere fluorescente che va a ricoprire la parete interna del bulbo.

Secondo alcuni studi, una fuoriuscita di questa sostanza causata dalla rottura della lampadina disperde circa 5 milligrammi di mercurio (l’equivalente di una macchia di inchiostro sulla punta di una penna a sfera) provocando notevoli danni all’ecosistema circostante.

Quindi è IMPORTANTISSIMO che tali lampadine debbano essere raccolte e trattate in appositi impianti. Quando si esauriscono sono da considerare rifiuti pericolosi.

Non devono mai essere gettate in pattumiera o nel cassonetto, come si è fatto finora con quelle a incandescenza, e neanche finire nella raccolta differenziata del vetro. Vanno portate alle piazzole di raccolta comunali (dove esiste!). Quello dell’errato smaltimento delle sorgenti contenenti mercurio è sicuramente un problema molto grave.

Ricordare, infine, che sono prodotti fragili e vanno maneggiate con cura, per evitare di romperle.

Se la lampadina si rompe cosa fare? Quali sono i rischi?

Ecco le raccomandazioni in caso di rottura accidentale della lampadina:

  1. areare il locale per almeno 15 minuti e spegnere eventuali sistemi di condizionamento;
  2. non usare mai aspirapolveri o scope, che potrebbero causare la frammentazione e la dispersione  delle particelle di mercurio;
  3. raccogliere il materiale aiutandosi con elementi rigidi come fogli di cartone (senza toccare con le mani o peggio tagliarsi!);
  4. riporre il materiale raccolto all’interno di contenitori ermetici;
  5. qualora sia necessario l’utilizzo di un aspirapolvere, ricordarsi di rimuovere il sacchetto interno e riporlo in un sacco di plastica a chiusura ermetica (subito dopo l’uso).
  6. se i vestiti sono entrati in contatto con le polveri interne fuoriuscite dal bulbo non lavarli assolutamente in lavatrice, ripulirli eventualmente con tovaglioli di carta o stracci bagnati, poi da riporre all’interno di contenitori ermetici (forse è meglio eliminare i vestiti?);
  7. portare in discarica i materiali sigillati, o al rivenditore, affinché vengano adeguatamente smaltiti.

http://www.saluteme.it/