RECENSIONE Ho letto questo libro, molto scorrevole e apparentemente gradevole, in pochissimo tempo. Ma, mentre pensavo a cosa scrivere sulla recensione, ho cominciato a diventare nervosa. Sì, nervosa: perché più penso agli adolescenti a cui il libro è destinato e più ne sono sconvolta. Purtroppo, le motivazioni del mio turbamento comportano un bel po’ di spoiler; chiacchierandone in Redazione, ho praticamente dovuto svelare tutti i retroscena del libro — che in fondo è un mystery —, con grandi ringraziamenti della Capah, che lo avrebbe voluto leggere. Dividerò dunque la recensione in due parti: una innocua e una piena di spoiler, perché non vi posso spiegare cosa credo sia sbagliato in questo libro senza farvi rivelazioni.
Come ho detto in precedenza, la lettura è molto scorrevole. E, a parte i richiami «twilightiani», è anche originale, a suo modo. In prima persona, il romanzo è volutamente oscuro in alcuni momenti, perché è la mente di Mara, la narratrice, ad essere obnubilata. Numerosi black-out, incubi e flashback con i ricordi dell’incidente in cui Rachel ha perso la vita si interpongono alla trama principale. Inoltre, la sorpresa del finale e le troppe cose che restano in sospeso ci costringeranno a leggere il secondo libro della trilogia (nella speranza che la Hodkin si fermi a tre tomi). Io sono ancora indecisa: non so se la curiosità di vedere come si evolveranno gli eventi l’avrà vinta sullo sconcerto provocatomi da questa protagonista.
E veniamo dunque alla sezione:
SPOILER I miei sospetti che le strane morti che si succedono nel corso del libro fossero provocate da Mara (ripeto Dyer: un nome, un destino) si sono rivelati tragicamente esatti, visto che alla protagonista basta pensare a come vorrebbe vedere morto qualcuno per ucciderlo esattamente con le stesse modalità. Mara non si sporca le mani: pensa solo agli ‘incidenti’. E quando capisce di esserne lei la causa è sì turbata, ma neanche tanto. Pensa invece: “Meno male, credevo di essere pazza, invece sono soltanto un’assassina”. (!) Ora pensate ai ragazzi a cui è destinato questo romanzo: Mara non è un personaggio secondario ‘cattivo’. Mara è la protagonista, una persona in cui identificarsi. Se i ragazzi che hanno letto o leggeranno questo libro venissero ispirati da Mara Dyer e decidessero di compiere atti di giustizia sommaria con il suo stesso cinismo, saremmo tutti in pericolo. Attenzione professoresse, attenzione a chiunque dovesse trovarsi sulla strada di una Mara Dyer quando si arrabbia! È vero che le reazioni di Mara sono incontrollate e inconsapevoli, ma lascia sconvolti la sua passività quando alla fine la ragazza scopre tutto: scopre Chi è Mara Dyer.
Mara si sente quasi giustificata delle sue azioni: le persone a cui ha fatto del male, in un certo senso, lo meritavano. Ma per piacere! Lo meritava la professoressa che ti ha messo una ‘F’ anziché una ‘A’? Lo meritava il tizio che maltrattava il cane? Lo meritava il fidanzato, anche se stava cercando di violentarti? (Forse lui sì, ma che colpa avevano Claire e Rachel se non di trovarsi nello stesso luogo che Mara ha fatto crollare?) E sul finale, quando ormai conosce la portata del suo dono, Mara si sostituisce a una giuria in un processo per omicidio, pronunciando deliberatamente sulla base di un solo indizio (un orologio da polso) la sentenza ed eseguendola. Pensa: «In Florida c'è la pena di morte, quindi è ciò che gli sarebbe dovuto toccare». Ma la giustizia a volte si sbaglia, mandando a morte degli innocenti. Siamo sicuri che il possesso di quell'orologio sia una prova determinante?
E riguardo a questo si potrebbe aprire una discussione interminabile sulla pena di morte…
FINE SPOLER Ricapitolando: credo che le fan di Twilight lo adorerebbero. A me, francamente, ha fatto venire la pelle d’oca: altro che vampiri! I Volturi sono meno preoccupanti di Mara Dyer, perché sono quello che sembrano e non fingono di essere altro. Per conto mio, lo terrei nascosto ai figli adolescenti. Forse leggerò il prossimo episodio, per cercare di scoprire se Mara Dyer tenterà di riscattarsi o se rimarrà così insensibile e incosciente, più disumana di un vampiro…
Michelle Hodkin è nata in Florida nel 1982, ha frequentato il college a New York e si è laureata in legge. Ha viaggiato il mondo con la sua compagnia teatrale. Ora si dedica solo alla scrittura e ai i suoi tre animali domestici. Chi è Mara Dyer è il suo primo libro. Il secondo romanzo della trilogia The evolution of Mara Dyer sarà pubblicato in America a Ottobre 2012, mentre nel 2013 è prevista l'uscita del terzo libro, The Retribution of Mara Dyer. Sito Autrice