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Attenzione: Piazza Navona a rischio suk in extremis. Gli ambulanti scrivono una lettera di minacce e fanno pressioni sul sindaco

Creato il 06 dicembre 2014 da Romafaschifo
Attenzione: Piazza Navona a rischio suk in extremis. Gli ambulanti scrivono una lettera di minacce e fanno pressioni sul sindaco
Attenzione: Piazza Navona a rischio suk in extremis. Gli ambulanti scrivono una lettera di minacce e fanno pressioni sul sindaco
Definire patetica la lettera con la quale gli ambulanti di Piazza Navona cercano di ammansire, circuire e convincere l'amministrazione ad andare contro la legge e consentire l'allestimento di un mercato illegale sarebbe troppo: la lettera è semplicemente ridicola. E come tale deve essere accolta da tutti coloro a cui è destinata. 

Passo indietro: la storica festa della Befana di Piazza Navona è una fiera di Natale storica, che si svolge a Roma da decenni. Negli ultimi anni alcuni imprenditori si sono impossessati della maggioranza delle licenze e delle concessioni trasformando il mercatino in un luogo raccapricciante, inguardabile, fastidioso, spiacevole così come documentato non da Roma fa Schifo ma da buona parte della stampa cittadino. La festa di Piazza Navona da evento amato da tutti i cittadini romani è diventato paradigma di degrado, festa odiata da tutti. Di pari passo sono andate le soprintentdenze e i Ministeri (Sviluppo Economico e Cultura) che finalmente hanno via via stretto il cappio attorno al collo di chi aveva distrutto la festa e hanno strutturato, molto lentamente peraltro, regolamenti e norme che ne impedivano lo svolgimento degradante degli ultimi anni. Il Comune di Roma, come abitudine della casa, ha risposto prorogando, insabbiando, rimandando pur di tutelare gli interessi economici di pochi contro la tutela dei luoghi storici, della libera economia e di tutti i cittadini e i turisti. Quest'anno, benché il Primo Municipio abbia tentato di far carte false pur di regalare ancora la Piazza agli ambulanti, i nodi sono venuti al pettine finalmente. Si è dovuto fare un bando e, soprattutto, si è dovuta limitare la festa riducendo il numero degli operatori e modificando i banchi così come prescritto dagli organi preposti. 


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https://twitter.com/gigidepalo/status/534761526574743554


Attenzione: Piazza Navona a rischio suk in extremis. Gli ambulanti scrivono una lettera di minacce e fanno pressioni sul sindaco

Eh si, avete letto bene: Franco Marino, neo vicepresidente dell'Assemblea Capitolina in quota lista civica, ha votato a favore della vergognosa delibera di cui parliamo qui sotto. Ha votato con Tredicine e con Bordoni e non è la prima volta. Questa è la discontinuità che l'amministrazione vuole dare dopo Mafia Capitale?


Risultato? In Comune una mozione rigorosamente bipartisan - saltata per un solo voto solo grazie ad un nostro durissimo articolo che ha convinto alcuni consiglieri onesti a togliere la firma dall'atroce provvedimento - stava per l'ennesima volta insabbiando tutto a vantaggio degli ambulanti. La delibera non è passata, come dicevamo e allora si è proceduto. Gli ambulanti minacciavano (perché loro si muovono per minacce) di mandare il bando deserto, alla fine hanno partecipato. Dopodiché da qualche giorno minacciavano di non andare a ritirare i titoli ed in effetti così hanno fatto: i termini sono scaduti e non li hanno ritirati. Vogliono far saltare il mercatino per poi raccontare ai cittadini che è colpa del Sindaco, del Comune, dell'Amministrazione che in questo caso ha solo la colpa di far rispettare le norme con attenzione. Norme che non sono emendabili, neppure volendo.
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https://www.facebook.com/download/944707015540371/LETTERA%20ULTIMORA.pdf


E adesso gli ambulanti con la lettera che pubblichiamo qui ci riprovano in extremis. Chiedono un miracolo. Per loro violentare le norme consentendo a loro di far soldi in barba a tutto e a tutti si chiama "miracolo". La cosa incredibile è che ci sono ancora politici e amministratori che si dispiacciono perché "la gente ama il mercato di Piazza Navona" quando quello che traspare semplicemente leggendo i commenti e aprendo i social network è l'odio che i cittadini hanno imparato a nutrire per questa manifestazione violentata e schifosa che oggi rappresenta uno dei simboli di una città dilaniata da cosche di interesse che non guardano in faccia a nessuno. Convinte di poter spremere Roma come un limone all'infinito quando, dovrebbe essere evidente a tutti, anche i limoni più succosi ad un certo punto smettono di produrre liquidi. 
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E' tempo di finirla. Una Piazza Navona senza mercatino, quest'anno, sarebbe il simbolo più bello e lampante di una città che finalmente può cambiare. Dove finalmente si comprende che nulla è meglio di brutto. Che nulla è meglio di male. E dal nulla si riparte. Specie in un momento come questo cedere su questioni di questo tipo sarebbe un segnale terribile per la città, non bisogna neppure starlo a sottolineare. Non bisogna stare neppure a sottolineare quanto sarebbe terribile vedere un Comune che, proprio ora, cede ai ricatti e alle lusinghe. Nella speranza che il TAR non faccia, come sovente accade, i giochi dell'interesse privato contro quello comune.
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PRIVI DI VERGOGNA GLI AUTORI DELLA LETTERA MINATORIA ("O CI FATE FARE IL NOSTRO SUK O VI CALUNNIAMO CON I CITTADINI") HANNO APERTO QUESTA PAGINA FACEBOOK DOVE VI INVITIAMO AD ANDARE A COMMENTARE.

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