Attraverso l’obiettivo di Elle Caruso

Creato il 11 luglio 2015 da Anncleire @anncleire



Ma guardare il mondo attraverso l’obiettivo a volte cambia tutto. Le fotografie mostrano la realtà in modo così preciso e razionale che sembra ci sia un abisso di differenza tra ciò che hai immortalato e quello che stavi guardando. Gli occhi hanno un filtro chiamato emozioni, che fa vedere tutto in modo distorto. Era il compito di ogni artista, trasformare le emozioni in arte, anche se a volte era difficile. Ma com'era possibile vivere senza provarci? Come sarebbe stata la sua vita senza quella parte così importante di lei?

“Attraverso l’obiettivo” è arrivato per vie fortuite, quelle che di solito sorprendono i book blogger come me. La sua autrice Elle Caruso, al suo esordio, mi ha chiesto se mi andava di leggere questa storia. Sapete che sono una romance addicted e non sono riuscita a dire di no. Ero molto incuriosita dalla prospettiva dell’incontro all’aeroporto e devo dire che la Caruso è riuscita a spiazzarmi con un finale a sorpresa che non avrei mai immaginato. Con una buona dose di editing, potrebbe diventare una piccola chicca.

New York: una bufera di neve ha temporaneamente mandato in tilt il traffico aereo e sia Lexie che William si ritrovano bloccati all'aeroporto John F. Kennedy, in attesa di ripartire. Lexie è una fotografa in carriera, in partenza per Chicago, William è il manager di un’importante società informatica, di ritorno dall'Italia. I due si incontrano per caso e le poche ore che passano insieme bastano a far scattare tra loro una scintilla d’intesa, destinata ben presto a trasformarsi in una storia d’amore da favola. Ma proprio quando tutto sembra andare a gonfie vele, il passato fa improvvisamente irruzione nelle loro vite e le loro esistenze prendono strade differenti: entrambi si ritroveranno a dover fare scelte difficili, a fare i conti con sentimenti contrastanti e a mettere in dubbio le loro certezze. Ma dove li porterà tutto questo? La loro storia avrà un’altra possibilità o il destino ha in mente per loro programmi diversi?

Ci sono certi incontri destinati a sconvolgere le nostre esistenze, a cambiare il corso della nostra vita. Apparentemente insignificanti, piccoli scossoni nella nostra esistenza ordinaria e in pochi secondi, bum tutto cambia prospettiva, tutto evolve in modi che non avremmo mai immaginato. E anche se non credo nell’amore a prima vista, il colpo di fulmine tanto osannato nelle romance classiche, pure mi sono ritrovata a immergermi in un questo contemporary con molta fiducia. La Caruso è alle prime armi, questo non lo si può negare, e di certo manca di quella dose massiccia di editing che avrebbe posto rimedio alle mancanze del romanzo, ma tutto sommato, se la cava bene. La storia è raccontata principalmente da Will e Lexie, ma non mancano altri due pov, quelli di Emma e Jamie, perfettamente inutili ai fini dell’evoluzione della trama, anzi, quello di Emma, rovina il piacere della scoperta, rivelando anzi tempo che cosa succederà.

Will è il classico impiegato di una multinazionale americana, dedito al lavoro e al successo, abituato ad essere il playboy della situazione, con un carrozzone di vecchie conquiste che lo segue anche dall’altra parte del mondo. Intelligente, dai bellissimi occhi azzurri, un seduttore nato, con un sorriso piega ginocchia e la capacità di disarmare la propria interlocutrice. Non cerca l’amore, vuole pensare alla sua carriera e scorrazzare indisturbato per le strade di Boston. Con una famiglia solida alle spalle, finisce per commettere errori su errori, alla ricerca di un equilibrio difficile da raggiungere e un cumulo di preconcetti e speranze, che si  frangono quando la verità viene a galla.

Lexie invece è una fotografa, e questo aspetto della sua vita viene sviscerato a fondo, rivelando  un amore per la fotografia intenso e irriducibile, che racconta di  lei e delle sue emozioni. Fissare momenti specifici diventa una necessità impellente, ma Lexie trascende i ricordi, e fissa arte e immagini spettacolari. Lexie è inquieta, però. Da sempre fissata sul proprio lavoro, ha perso di vista ciò che conta davvero, gli affetti, l’amore, la libertà di lasciarsi alle spalle ricordi spiacevoli. Il cambiamento è ciò che brama di più, che la allontana dalla diffidenza, dal clamore di una città che non sente più sua, con le delusioni di una storia che non decolla, ma si affossa nelle incomprensioni.

E dall’altra parte c’è Jamie, con la sua spensieratezza, sfrontatezza, con i suoi sentimenti cristallizzati nel tempo e fissati nella possibilità del di più. Ma Jamie mi ha favorevolmente colpito, con una dolcezza e una premura difficili da riscontrare e la sua empatia e sincerità. Ho di gran lunga preferito lui a William. Non manca la mean girl della situazione, che secondo me è stato sviluppato molto male e il personaggio che si riscatta inaspettatamente, nel più classico degli schemi.

L’ambientazione sbalza tra Miami e New York, tra il gelido inverno newyorkese alla calda estate della Florida in una contrapposizione che si ripercuote anche nelle dinamiche tra i personaggi.

Il particolare da non dimenticare? Dei pancakes…


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