Audience da Mobile App per i Social In Italia

Creato il 10 luglio 2014 da Pedroelrey

Dopo l’articolo di ieri sull’utilizzo delle app per le news nel nostro Paese, oggi una nuova ela­bo­ra­zione effet­tuata sele­zio­nando le app dei social dai dati  Audi­web sull’audience a marzo da mobile per que­sto spe­ci­fico segmento.

La rile­va­zione è basata su panel “mete­riz­zato” di smart­phone & tablet con sistemi ope­ra­tivi iOS e Android. La clas­si­fi­ca­zione di siti e app basata sulla strut­tura Mar­ket­View già in uso per il PC.

I dati sono di grande inte­resse soprat­tutto se si con­si­dera che si rife­ri­scono alla popo­la­zione ita­liana di età supe­riore ai 18 anni e dun­que tagliano fuori una larga fetta di coloro che sicu­ra­mente fanno ampio uso di alcune delle appli­ca­zioni considerate.

Wha­tsApp è l’applicazione più usata in Ita­lia sia in asso­luto che in spe­ci­fico rife­ri­mento ai social. Si tratta di un dato che non era dif­fi­cile da ipo­tiz­zare ma che ora che è dispo­ni­bile apre defi­ni­ti­va­mente nuovi sce­nari e nuove pro­spet­tive alla comu­ni­ca­zione d’impresa ed anche da parte delle testate gior­na­li­sti­che come dimo­stra l’impiego da parte di Buz­z­feed per la sua ver­sione da mobile.

Segue, come era natu­rale atten­dersi, Face­book, men­tre sor­pren­dono non poco gli oltre sei milioni di utenti unici da app per Goo­gle+ che forse a que­sto punto andrebbe meglio capito e riva­lu­tato nel suo impiego. Fana­lino di coda, con 122mila utenti unici nel giorno medio, Sna­p­chat, rivale di Wha­tsApp reso cele­bre dal pos­si­bile uso “spre­giu­di­cato”. Si con­ferma invece il basso inte­resse per Pin­te­rest nel nostro Paese, anche se l’azienda for­ni­sce numeri diversi da quelli di Audi­web, con­tra­ria­mente a quanto avviene all’estero. Scarso, infine, l’appeal di Four­square a con­ferma che la bad­gi­fi­ca­tion è uno stru­mento ma non il fine della gami­fi­ca­tion come stru­mento di coin­vol­gi­mento delle persone.

A pre­scin­dere dalle con­si­de­ra­zioni spe­ci­fi­che su cia­scun social media/network se si para­go­nano i dati di que­sti con quelli rela­tivi all’audience delle app di news pub­bli­cati ieri appare lam­pante l’enorme diva­rio. Credo che, di fondo, la prima e più impor­tante dif­fe­renza sta nel fatto che i social, con le per­sone stesse, hanno riem­pito “il vuoto” delle per­sone men­tre l’informazione, le testate no. È anche sotto que­sto pro­filo — lo riba­di­sco per la 101esima volta — che la gami­fi­ca­tion dell’informazione ha un senso.

Tor­nando ai dati, com­ples­si­va­mente è il mondo di Face­book a spa­dro­neg­giare con oltre 31 milioni di utenti unici nel giorno medio nel suo insieme [al lordo delle sovrap­po­si­zioni, ovvia­mente]. Lea­der­ship indi­scussa alla quale nem­meno il fascino dei video di You­Tube, con poco meno di 9 milioni di utenti unici, si avvi­cina lon­ta­na­mente. Anche l’altro social di recente acqui­si­zione, Insta­gram, sor­passa, sep­pur non di molto Twit­ter che evi­den­te­mente resta incom­preso ai più.

Nel loro insieme i social di pro­prietà di Face­book pesano oltre il 58% del totale degli utenti unici che usano una app per fruire dei diversi social. Se si esclu­dono anche i due social media ricon­du­ci­bili a Goo­gle a tutti gli altri resta la misera fetta di meno di un quinto del totale. Le bri­ciole, così come avviene per il mer­cato dell’advertising online.

Di seguito il det­ta­glio delle app com­prese nelle top 500 con tutti i para­me­tri for­niti da Audiweb.

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