Auguri

Da Foscasensi @foscasensi

I discorsi si erano fatti spessi, eravamo in macchina e le parole sul futuro che ci scambiavamo aggiungevano minuti poi ore poi inspiegabilmente anni ai miei anni. E già ero concentrata, ero già un cane da caccia e un uomo d'affari e uno strano becchino di cose ancora vive, già ero tutte queste cose quando sul cielo si è aperta una pozza tutta giunchi e tutta luce d'inverno. I contorni grigi, ancora calmi, un lembo di rete impigliata alle ossa brune di un albicocco dicevano che quelle erano fondamenta abbandonate. La pioggia era arrivata come arriva tutto, aveva aperto l'ennesima lenticola sul cielo e si era lasciata attraversare dagli steli bianchi e dai pesci. Ho abbassato il vetro. Lunghi mozziconi d'acciaio fendevano l'acqua in quella piscina artificiale, come picche, e il freddo mi tagliava la faccia. Allora ho pensato che la bellezza deve avere a che fare con la debolezza e la presenza. E così ho ritrovato pace.