Auguri Italia!

Creato il 18 novembre 2010 da Trinat

Quest'anno si festeggiano i 15o anni dell'unità d'Italia con grandi manifestazioni artistico-culturali, convegni, seminari e dibattiti vari che ci riportano alla mente le lezioni di storia, con annesse interrogazioni, della scuola elementare.Nel contesto di tali festeggiamenti, accanto agli elogi, agli apprezzamenti e alla ricostruzione delle imprese eroiche dei nostri "bisnonni" descritte nei libri scolastici, si leggono su alcuni giornali articoli bizzarri. " Il 5 maggio 1860, Giuseppe Garibaldi parte da Quarto (GE) con i famosi mille volontari per liberare la Sicilia e l'Italia meridionale dai Borboni. L'11 sbarca in Sicilia, il 15 sconfigge l'esercito borbonico a Calatafimi, il 29 maggio occupa Palermo. Il 20 Agosto passa lo stretto di Messina e dopo aver conquistato Napoli sconfigge definitivamente i Borboni presso il fiume Volturno". Fin qui la storia che conosciamo. Noi ragazzi delle elementari non ci siamo mai domandato come abbiano potuto i garibaldini avere la meglio sull' esercito borbonico. A distanza di 60 anni ( oggi ne ho 70 n.d.r.) apprendo dai giornali che "la nascente Italia di 150 anni fa portava in sé i germi dell'Italia attuale in quanto per la resa di Palermo, dal governo inglese venne versata segretamente a Garibaldi una ingente somma di denaro in piastre d'oro turche, molto apprezzate nel bacino mediterraneo, che servì a corrompere il comandante borbonico della piazza militare di quella città; quindi l'esercito borbonico non fu sopraffatto dalla forza delle "camicie rosse"- afferma l'autore dell'articolo- ma dal suono tintinnante delle piastre d'oro. Stando così le cose, vien da pensare che l'Italia sia affetta fin dalla nascita dal problema della corruzione, per cui oggi se le cronache riportano notizie di intrallazzi, connivenze tra affari e politica, coinvolgimento di poteri dello Stato con organizzazioni malavitose, atti di corruzione e concussione, non ci dovremmo meravigliare, ma al contrario dovremmo pensare che la correttezza, l'onestà e la moralità in Italia per 150 anni siano state considerate degli " optional" ossia concetti astratti fuori da ogni realtà. No! Non è così! Una simile affermazione io non l'accetto: l'Italia è stata e continua ad essere faro di civiltà nel mondo, terra di sani principi etico-religiosi, nazione accogliente e rispettosa di tradizioni multi-etniche, per cui la sua immagine non può essere offuscata da episodi di malcostume che lasciano il tempo che trovano; non si può criminalizzare un popolo che per cultura, arte, democrazia e legalità rappresenta un modello di vita invidiabile. Certamente in questo particolare momento storico, l'etica e la coscienza morale dei nostri governanti dovrebbe porre maggiore risalto alla ricerca del bene comune; dovrebbe cioè essere più attenta ai reali bisogni della gente comune; operare, con senso di responsabilità, nell'interesse generale della nazione e affrontare con determinazione i gravi problemi politici ed economici che da qualche tempo l'attanagliano. Sono certo però che sapremo superare questa fase critica di incertezza politica con delle soluzioni condivise che ci consentiranno di riprendere il nostro cammino verso un avvenire migliore. Auguri Italia, per i tuoi primi 150 anni di vita unitaria!!!


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