Augusto Novelli, Un campagnolo ai bagni – Scena IV

Da Paolorossi
ATTO PRIMO

SCENA IV.

ROVINI e CAMILLO, GIULIA, GELTRUDE, ALFREDO, CESARINO.

ROV. - ( Entra dalla destra e guardando qua e là ). Nulla !... Nemmeno qui.... Dove, dove si sarà cacciata?... Io la cerco oramai da un'ora?.... Ho esplorato tutto !... Tutto ho esplorato !.. E sempre nulla !... ( Cercando ). Guai !... Guai !...

CAMI. - Cos' ha costui ?

GIU. - Mi sembra turbato.

ROV. - Se i miei sospetti si avverano io non perdonerò !... Saprò coglierli e saprò stritolare l'uno e l'altra.... ( Afferrando un piatto ) come stritolo questo piatto ! ( Batte il piatto sul tavolino a cui si è avvicinato e lo manda in frantumi ).

TUTTI. - ( Balzando impauriti ). Cos' è ... Ma è matto? !...

GEL. - Ah, mio Dio !... ( E tira giù un bicchier di vino ).

CAMI. - ( Alzandosi). Questa è roba da manicomio !

ROV. - Lo so, e domando perdono... È il mio carattere....

CAMI . - Ma vada a casa sua a rompere i piatti!

ROV. - Se sapeste la ragione non mi accusereste... ( Afferrandogli la destra ). Toccate qui. La sentite la febbre?

CAMI. - Non faccio il medico. Sono il capo banda della musica di....

ROV. - Io brucio !

CAMI. - Allora ci vuole del ghiaccio. Cameriere !

ROV - È inutile !... Io sono in uno stato di agitazione che in questo momento potrei commettere benissimo una strage... Non ci guardate dunque; vi avverto, io non rispondo dei miei atti. ( E torna a cercare ).

CAMI. - Per Dio! ( A Giulia ). Nascondi quei coltelli. Leva il trinciante !

GIU. - Ma è pazzo davvero..

ROV. - ( Tornando a loro ). E chi non lo sarebbe?... Voi parlate così perchè siete felici ; si vede, vi si legge sulla faccia....

CAMI. - Di fatti, grazie al cielo, noi.... vivacchiamo.

ROV. - E a me che cosa si legge invece?...

CAMI. - Non saprei.

ROV. - Il ridicolo, non è vero.'... Ma ditelo che io sono ridicolo !

CAMI. - Se dobbiamo dirlo.... Se è per farvi piacere....

ROV. - Oh, ma guai a loro!... Se io li trovo, se io li sorprendo.... Guai!... Guai.... ( Esce dalla sinistra ).

CAMI. - ( Tornando a sedere ). Per me è un colpo di sole.

GIU. - Poveretto !

GEL. - Se n'è andato.... Ah, che paura....

ALF. - Mangi, mangi, non ci guardi.

CES. - Oh, la mamma mangia lo stesso.

GEL. - ( Gli allunga un altro scapaccione ).

CAMI. - Dai !... Io l'ho detto; ogni boccone uno scappellotto. E poi non debbon crescere dei ribelli.

GIU. - Ma lascia fare.

[...]

( Augusto Novelli, brano tratto da "Un campagnolo ai bagni" - 1887 - R. Bemporad & Figlio, Editori, Firenze 1921 )

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