L’esilità del giunco
la tempra dell’acciaio
a rincorrere sogni
di libertà negata;
a recidere
giorno dopo giorno
nella solitudine
della prigione-casa
la trama e l’ordito
della prepotenza ottusa.
Irradi luce
e forza
e gentilezza.
M’inchino
e ti ringrazio
donna immensa!