GLI ABORIGENI AUSTRALIANI STANNO COMBATTENDO PER FERMARE LA COSTRUZIONE DELLA MINIERA DI CARBONE Carmichael che in Australia minaccia la Grande barriera corallina. Lo scorso agosto il Governo australiano ha preferito il carbone alla barriera corallina, approvando la realizzazione della più grande miniera della nazione. Sono iniziate immediatamente le mobilitazioni e le proteste per salvare la barriera corallina, con il motto #savethereef. Gli aborigeni vogliono difendere le proprie terre ancestrali dalla deturpazione e dalla distruzione ambientale. Il progetto per la costruzione della miniera vale 16 miliardi di dollari e permetterà di estrarre circa 60 milioni di tonnellate di carbone all’anno. La miniera di carbone Carmichael sorgerà nel Queensland. Sarà composta da miniere sotterranee e a cielo aperto. E’ prevista la distruzione di circa 28 mila ettari di foreste. I rappresentanti delle tribù aborigene Wangan e Jagalingou hanno formalmente rifiutato l’accordo sull’uso del suolo indigeno che vedrebbe lo sviluppo del progetto per la costruzione della miniera da parte della società indiana Adani. Adani allora si è rivolta al giudice nazionale per ignorare l’obiezione presentata dagli aborigeni. Ciò consentirebbe al Governo del Queensland di emettere un contratto di locazione per la realizzazione della miniera. I rappresentanti degli aborigeni hanno scritto direttamente al premier del Queensland, Annastacia Palszczuk, per sostenere il proprio diritto alla difesa dei terreni nativi. Secondo gli aborigeni australiani, costruire la miniera sarebbe come strappare il cuore al Paese.
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*Marta Albè
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Redatto da Pjmanc http://ilfattaccio.org