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Australia. Il disimpegno di Shell da Woodside, maggiore compagnia petrolifera del paese

Creato il 17 giugno 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

shelldi Giacomo Dolzani

Il colosso olandese degli idrocarburi, Royal Dutch Shell, ha annunciato oggi che entro i prossimi tre mesi venderà approssimativamente 156,5 milioni di azioni di Woodside Petroleum (che rappresentano all’incirca il 19% della società), la più grande compagnia petrolifera australiana, per un valore di circa 5 miliardi di dollari americani, riducendo significativamente la sua influenza nell’amministrazione dell’azienda e, di conseguenza, nella gestione di grandi riserve di greggio australiano.
Ad annunciarlo in un comunicato è stato l’amministratore delegato di Shell, Ben van Beurden, spiegando che l’operazione si inserisce in un’ottica di “incremento dell’efficienza dei capitali investiti”, diminuendo le quote detenute in aziende dove non si è soci di maggioranza, ma ribadendo comunque l’importanza dell’Australia come uno stato di primo piano per investimenti futuri.
Il responsabile delle operazioni Shell nel paese, Andrew Smith, ha infatti rimarcato l’impegno nell’enorme progetto North West Shelf Venture, per lo sfruttamento con piattaforme offshore ed impianti onshore dei giacimenti di greggio e gas naturale nell’Australia nord-occidentale.
Quando l’operazione sarà conclusa, dopo aver ottenuto l’approvazione da parte del consiglio composto dagli altri maggiori azionisti e l’opinione positiva di un gruppo di esperti indipendenti, la quota di Shell all’interno di Woodside scenderà sotto il 5%.

da Notizie Geopolitiche



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