L’Alta Corte australiana ha riconosciuto l’esistenza di un “terzo sesso”, accogliendo il ricorso di una persona, N.M.W., che si batte da anni per non essere identificata sui documenti ufficiali né come maschio, né come femmina.
(huffpost.com)
Le persone “dovrebbero essere riconosciute per quello che sono e dovrebbero poter tutte partecipare alla società allo stesso livello”, ha detto N.M.W al quotidiano “The Australian”, commentando con soddisfazione la sentenza.
N.M.W. è nato maschio in Scozia ed è emigrato con la famiglia in Australia all’età di sette anni. Poi si è sottoposto ad un’operazione per cambiare sesso, ma non si è sentito a proprio agio come donna. A questo punto ha fatto ricorso ad un nuovo intervento per non avere alcun genere sessuale e si definisce come neutro.
L’anagrafe australiana si era però opposta a scrivere “non specifico” nella casella del sesso sui documenti e le registrazioni. Ma l’Alta Corte ha convenuto che la legge australiana riconosce che le persone possano non essere nè uomini, nè donne. Undici anni fa l’Australia ha infatti emesso il primo passaporto a una persona dal sesso indeterminato, dove figurava una ‘X’ al posto della dicitura del sesso.