Così, se la primavera scorsa avevamo dato notizia della prima chiesa a “emissioni zero” in Inghilterra, oggi ci trasferiamo in Austria, e precisamente a Graz, dove il principale monastero francescano della città è stato riqualificato in pieno spirito green.
Grazie all’iniziativa di alcuni monaci, lo scorso dicembre sono stati installati 193 mq di pannelli fotovoltaici di copertura e i180 mqsulla facciata. Lavori che hanno rappresentato l’inizio di una serie di interventi volti a trasformare l’antico monastero in un edificio a emissioni zero.
In particolare, è stata aumentata notevolmente l’efficienza dell’involucro edilizio, arrivando a risparmiare oltre il 25% di emissioni nocive, grazie all’inserimento di ulteriori misure di isolamento termico in corrispondenza degli elementi murari.
Inoltre, sono stati installati pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento, che hanno comportatoun abbattimento di CO2 pari al 25%, unitamente all’utilizzo di una pompa di calore abbinata agli elementi solari che ha ridotto le emissioni inquinanti del 40%.
Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, manco a dirlo, essa avviene solo attraverso fonti rinnovabili ed è prodotta sia internamente che esternamente al monastero.
Un sistema di stoccaggio collocato nel seminterrato permette poi di immagazzinare l’acqua calda prodotta grazie ai collettori solari, integrati a un duplice sistema di pompe di calore direttamente collegate al pozzo interrato, nel caso in cui le richieste energetiche superino la disponibilità dell’impianto solare.
E ciascun locale, comprese le singole celle dei monaci, è dotato di un sistema di gestione della temperatura autonomo, limitando la produzione all’effettiva richiesta ed evitando così ogni genere di spreco o sovrapproduzione.
[foto da messaggimedjugorje.blogspot.it]