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Auto in divieto ovunque, degrado, parcheggiatori abusivi. Ecco Piazza della Cancelleria dopo i blitz anti-tavoli. E' migliorata? No!

Creato il 26 giugno 2015 da Romafaschifo
Auto in divieto ovunque, degrado, parcheggiatori abusivi. Ecco Piazza della Cancelleria dopo i blitz anti-tavoli. E' migliorata? No!Auto da tutte le parti, a perdita d'occhio, vetture sulle strisce pedonali, macchine in doppia fila. Un parcheggiatore abusivo che ormai si è impossessato dello slargo di fronte all'entrata della straordinaria basilica di San Lorenzo in Damaso. E poi motorini laddove c'erano i tavolini.

Piazza della Cancelleria è un posto straordinario, ma sembra la peggiore periferia di una città anonima. Eppure qui poche ore prima del video che potete vedere qui sotto si è svolto uno dei tanti blitz per la legalità che ha eliminato tavolini mettendo al loro posto stalli per auto o per moto. La piazza grazie a questi blitz è migliorata? No. E' addirittura peggiorata.

La indifendibile crociata romana contro i tavolini all'aperto ha ragion d'essere solo se associata ad una visione di città peculiare e lucida. Togliere tavolini per mettere al loro posto auto (e oggi pomeriggio vedremo quel che è successo a Piazza Farnese, a pochi metri da qui) non è solo ridicolo, è patetico, triste, folle. E' qualcosa che non capita da nessuna altra parte d'Europa. D'altronde se Piazza della Cancelleria fosse in qualsiasi altro posto d'Europa, dall'Ungheria al Portogallo, sarebbe pedonali o comunque dedicata ad impieghi (tavolini inclusi, potete scommetterci) ben diversi da quelli di un ributtante parcheggio a cielo aperto dove i posti per le auto sono talmente preponderanti dall'eliminare per fino marciapiedi e percorsi pedonali. 

Se basta la mera applicazione delle leggi per amministrare un territorio, allora è sufficiente che se ne occupi un magistrato o un notaio o un qualunque cittadini in grado di leggere i codici. Se ad amministrare, invece, sono chiamati i politici è perché occorre trovare dei percorsi politici. Sulla faccenda dei tavolini (e non solo) li stiamo ancora aspettando. Intanto si lavora per peggiorare la città raccontando di migliorarla.

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