Non è difficile. Basta avere la volontà di rompere le uova nel paniere a alcune mafiette (autotrasporto) e avere la volontà di far cambiare le abitudini ai romani (lotta più difficile di quella contro la mafia).
Ricapitolando.
Insomma si individua un'area, si fa un bando di gara internazionale per trovare la ditta che risolva la questione logistica. In quest'area arriveranno tutti i tir e i furgoni, scaricheranno la merce che verranno taggate e stoccate (dove serve refrigerate). Sistemi automatici le caricheranno poi sui mezzi elettrici che saranno gli unici titolati a entrare nella città. Qualsiasi mezzo merci diverso da quelli, ben identificabili, approvati sarà abusivo. E sarà facilissimo riconoscerlo. Ogni mezzo porterà merci di ogni tipo, non una merce sola, non con riferimento ad un fornitore solo. Le consegne ai negozi saranno più veloci, possibili anche in parti centrali della giornata (con magari disincentivi e sovrapprezzi), e più economiche. Le piazzole saranno tante e protette da pilomat, solo gli addetti al trasporto avranno i telecomandi per abbassarli. I prezzi finali dei prodotti dovrebbero perfino decrescere un pochino.Costi per l'amministrazione? Zero. Operazione in project financing: la società che gestirà tutta la logistica verrà pagata dai fornitori, non dal Comune, che comunque, anche loro, risprmieranno dovendo arrivare solo ai margini del centro azzerando costi e tempi. L'attività del vincintore del bando assumerà valore semplicemente perché opererà come unico gestore delle consegne e questo sarà il suo "pagamento". Una città trasformata con zero investimenti (e semmai ci volesse qualche milioncino, per queste cose ci sono un fottio di fondi europei), solo con visione e pianificazione.